Comunicato Stampa
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro2019-21 per la dirigenza sanitaria:
un’ occasione persa per rivedere l’istituto della mobilità volontaria
di  Alberto Pozzi,  Presidente Regionale del Sindacato Medici Italiani
e
Vice Presidente Regionale Federazione Veterinari Medici e Dirigenti Sanitari Veneto

Venezia, 23 mag.- Non è servita un’altra tornata contrattuale per risolvere l’annoso problema della mobilità volontaria dei dirigenti sanitari. Nel CCNL per la dirigenza sanitaria neo siglato non è stata recepita, infatti, la piattaforma contrattuale relativa alla questione.
La mobilità volontaria rimane normata dall’art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001 come modificato dalla legge 114/2014 e dall’ art. 54 comma 2 del CCNL 19.12.2019,  con l’anacronistico vincolo al nulla osta dell’amministrazione di partenza. Le regole vigenti di fatto impediscono la mobilità volontaria perché prevedono, in caso di diniego del nulla osta, che il dirigente possa comunque attivare la mobilità ma con preavviso di tre mesi o in alternativa la corresponsione all’amministrazione dell’equivalente di tre mensilità di stipendio. Ma è evidente che questi vincoli rendono di fatto virtuale la mobilità volontaria sia per il costo che deve eventualmente essere sostenuto sia perché le amministrazioni di destinazione in genere non accettano di aspettare tre mesi per coprire la vacanza di personale.
Ancora una volta si trascende dal principio del benessere organizzativo frustrando l’iniziativa individuale che inevitabilmente si ripercuote sulla qualità assistenziale, generando sia burnout e che perdita di fidelizzazione all’ambiente di lavoro.
La mobilità volontaria, che vede contraria la politica amministrativa, genera di fatto ridistribuzione di professionalità, competenze, cultura e flessibilità occupazionale. È auspicabile che nel prossimo contratto  si faccia di tutto, a partire da un maggior impegno sindacale,  nel sostenere il cambiamento delle norme sulla mobilità volontaria, così come già previsto nella precedente piattaforma contrattuale eliminando il giogo del nulla osta ingiusto e incompatibile con una governance amministrativa virtuosa.

Ufficio Stampa