Napoli, 18 mag.- “Troppi adempimenti burocratici, carichi di lavoro eccessivi ben oltre l’orario di studio, senza il riconoscimento di ferie, di malattie, di tredicesima, aggressioni fisiche e verbali allontanano i giovani colleghi dalla nostra professione” così Giovanni Senese, Segretario Regionale dello SMI Campania, in occasione della giornata mondiale del medico di famiglia di domani 19 maggio, lancia l’allarme sulle condizioni attuali del lavoro dei medici di medicina generale e sul futuro della professione. “Molti colleghi lasciano la professione prima dell’età pensionabile, un segnale allarmante soprattutto in Campania dove tra qualche anno il numero dei medici che lasceranno la medicina generale sarà certamente maggiore rispetto ai nuovi ingressi”. “È necessario ridurre i carichi burocratici e consentire ai medici di medicina generale di dedicarsi alla cura delle cronicità e della prevenzione, in modo prioritario. Aggiungere, invece, ulteriori adempimenti, riducendo il tempo disponibile al professionista medico oltre il normale orario di lavoro, porterà, se non s’interviene, alla fine della professione del medico di famiglia, con tutte le ripercussioni sulla salute pubblica” conclude Senese.
Ufficio Stampa