Comunicato Stampa
“Il Servizio Sanitario Regionale non si salva con la guerra tra medici!”
Dichiarazione di Luciano Congiu, Segretario Regionale Sardegna Sindacato Medici Italiani (SMI)

Cagliari, 24 ott.- La recente presa di posizione del dott. Antonio Attanasio, Presidente dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche che cerca di difendere quanto detto dal direttore della radiologia del Brotzu Paolo Siotto, peggiorano un quadro di dichiarazioni denigratorie contro il lavoro dei medici di medicina generale, così Luciano Congiu, Segretario Regionale Sardegna, dello SMI.
Il sistema sanitario sta attraversando un periodo di notevole criticità e in cui è fondamentale affrontare queste sfide con unità e collaborazione; queste dichiarazioni rappresentano un attacco diretto ai medici di medicina generale, una categoria che svolge un ruolo cruciale nel nostro sistema sanitario.
I medici di famiglia sono il primo presidio sanitario per i pazienti e svolgono un ruolo cruciale nel nostro sistema sanitario. Le sue parole non solo mancano di rispetto a questi professionisti, ma rischiano anche di minare la fiducia dei pazienti nei confronti dei loro medici. L’ invito è a riflettere, considerando l’importanza della collaborazione e del rispetto reciproco all’interno della comunità medica. Solo in questo modo sarà possibile affrontare le sfide crescenti del nostro sistema sanitario e migliorare la qualità delle cure per tutti.
Prima di parlare della Medicina Generale, e di come aumentare ulteriormente (invece di diminuire) il suo carico di lavoro (cresciuto esponenzialmente ed inesorabilmente negli ultimi decenni), perché non ci si chiede come mai attualmente siano sempre meno i medici che vogliono intraprendere un percorso formativo specifico e, soprattutto, perché siano sempre meno i medici che vogliono ricoprire questo tipo di incarichi, persino dopo aver frequentato la scuola di Medicina Generale?
Invitiamo, per queste ragioni, tutti i professionisti del settore sanitario a lavorare insieme per trovare soluzioni concrete, evitando di alimentare divisioni e polemiche che non giovano a nessuno. Solo attraverso un confronto costruttivo e rispettoso si potrà migliorare il nostro sistema sanitario e rispondere alle esigenze di tutti gli attori coinvolti e dei pazienti.

Ufficio Stampa