Comunicato Stampa
CNEL: in Italia pochi medici generici rispetto ai Paesi Ue
“Occorre aumentare le retribuzioni e assicurare tutte le tutele!”
Dichiarazione di Pina Onotri Segretario Generale Sindacato Medici Italiani (SMI)

Roma, 16 -nov. Le ragioni della carenza di medici nel nostro Paese sono molteplici: lavoro non valorizzato (i medici accedono alla professione di generalista tramite un corso di formazione e non una scuola di specializzazione universitaria); carico burocratico eccessivo, mancanza di tutele (soprattutto per una professione che vira al femminile) ferie, maternità, malattia, infortunio sul lavoro, problema questo sentito soprattutto dopo la pandemia, così Pina Onotri, Segretario Generale SMI.
Nella Legge di Bilancio 2025 non si prevede nulla per la medicina generale. Dall’altro lato, l’attuale Accordo Collettivo Nazionale della medicina generale, (riguardante ancora il triennio 2019 – 2021 e il siglato a febbraio scorso) che prevede una quota oraria in Case della Salute, più l’obbligo di apertura degli studi periferici, allontanerà ancor di più i giovani dalla professione.
Questo quadro a tinte molte scure è fotografato dall’Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale. Per l’anno 2022, l’Annuario, certifica nell’ultimo report di aprile 2024, che i medici di famiglia ciascuno, ora segue 1.301 pazienti; siamo sopra i rapporti ottimali regionali e vicini al massimale di 1.500 assistiti fissato dalla convenzione. Il rapporto viene superato in Lombardia, con 1.589 assistiti in media per medico (e sette medici su dieci oltre massimale). La proporzione tra veterani e giovani che entrano nella professione resta alta, 2,5 anziani contro un giovane, ma nel 2019 era di 22 ad uno.
La Parte Pubblica dovrebbe puntare a destinare per i medici di medicina generale finanziamenti per una remunerazione in linea con quelle dei principali paesi europei per il rilancio effettivo della professione di medico di famiglia , unitamente alla scelta, di mettere in campo correttivi contrattuali come l’introduzione del part time, la remunerazione del lavoro straordinario e modalità di lavoro agile in telemedicina.

Ufficio Stampa