Napoli, 31 dic. – “Ieri in Campania si sono verificati grandi disservizi con code e sovraffollamento negli studi dei medici di medicina, a seguito della decisione del TAR del Lazio di sospendere il decreto con le nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale. Questa situazione è bene ribadirlo non dipende dai medici prescrittori” così Giovanni Senese, Segretario Regionale Campania dello SMI.
“Si rischia, in questo modo, che fino al 28 gennaio 2025, data del nuovo riesame del provvedimento, il caos per le cure per i pazienti campani. Le Regioni, in tutta Italia, avevano, già, adeguato i nomenclatori con i nuovi codici delle prestazioni e ora, alla luce di quando prevede la sentenza del TAR, il Ministero della Salute dovrà dare attuazione alla sospensiva (e quindi definire il ritorno ai vecchi codici in attesa della nuova pronuncia).
“Il Sindacato Medici Italiani della Campania invita il Governo regionale e nazionale a fare immediata chiarezza sul prosieguo dei criteri attuativi, alla luce del sopravvenuto pronunciamento di sospensiva del TAR Lazio. Attendiamo risposte immediate affinché si risolva al più presto questa situazione, perché i medici che sono il front-office dei pazienti possano essere messi in condizioni di espletare la propria attività. Bisogna evitare che il balletto Governo-Regioni ricada sulla salute dei cittadini” conclude Senese.
Ufficio Stampa