Comunicato Stampa
Nuovo Codice della Strada:
la sicurezza nella circolazione stradale rappresenta una priorità sociale e sanitaria!
Lettera al Direttore, di Manlio Protano, Consiglio Nazionale Sindacato Medici Italiani (SMI)

Caro Direttore,

il nuovo Codice della Strada prevede una nuova disciplina sanzionatoria per la guida in stato di ebbrezza d’alcol e per quella conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti. In particolare, si prevede un inasprimento del trattamento sanzionatorio previsto per la guida in stato d’ebbrezza.
Giudichiamo positivamente queste misure e la stretta su chi guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti, anche se siamo a conoscenza che esistono anche dei medicinali, che se assunti a scopo terapeutico, possono dare dei risultati positivi ai test. Questi casi andrebbero esclusi dalle sanzioni.
La funzione dei medici potrebbe essere fondamentale nella certificazione dei controlli per la verifica dello stato d’ebbrezza. Bisognerebbe prevedere un maggior impiego di medici tossicologici, in forma ausiliare, insieme al personale di polizia, per avere una maggiore certezza dei controlli effettuati in strada. Andrebbe prevista, inoltre, la presenza obbligatoria nelle Commissioni Patenti di un medico tossicologo con esperienza nel campo delle sostanze stupefacenti ed alcoliche, per stabilire l’idoneità alla guida.
In merito all’educazione stradale, auspichiamo, per questo tema, un protagonismo dei medici con il ripristino anche nelle scuole secondarie di secondo grado dei servizi di medicina scolastica, che potrebbero illustrare ai giovani i rischi della guida dopo l’assunzione di stupefacenti o di alcol.
Per quanto riguarda le lamentele di chi produce e vende alcol, che imputano al Codice della Strada il calo della vendita dei prodotti, si dovrebbe adottare, in Italia, un modello già sperimentato nei paesi del Nord Europa che pur scelgono tolleranza zero per chi guida in stato di ebbrezza. Quei paesi prevedono mezzi di mobilità con conducente dai luoghi di svago per il rientro nei rispettivi domicili.

Roma 10 – 1 – 2025

Ufficio Stampa