Catanzaro, 29 mag.- Il tragico episodio di Falerna, dove un cittadino è deceduto qualche giorno fa senza trovare il medico presso il Presidio di Guardia Medica del paese, rappresenta l’ulteriore conferma della drammatica condizione in cui versa la sanità in Calabria, così Cosmo De Matteis, Presidente Nazionale Emerito del Sindacato Medici Italiani.
I medici calabresi, che possono fare poco di fronte alla grave situazione di sotto dimensionamento dell’assistenza territoriale e del sistema della medicina di emergenza, non devono essere oggetto di nessuna ennesima crociata nei loro confronti.
Assistiamo, infatti, sempre più frequentemente alla chiusura o al depotenziamento di presidi di continuità assistenziale, mentre le autoambulanze vengono demedicalizzate e sono circolanti, qualche volta, senza medico a bordo. Nelle località, come quella di Falerna, il non funzionamento delle guardie mediche, a causa della scarsità di personale, rappresenta un ulteriore vulnus per un sistema sanitario regionale già contrassegnato da gravissime carenze.
Per dare risposte concrete alla crisi della professione medica riteniamo che si debbano bandire concorsi ad hoc rivolti ai medici di medicina di medicina generale, agli specialisti in cure primarie e dell’continuità assistenziale (ex guardia medica) da inquadrare con il contratto di specialistica ambulatoriale o di dipendenza, lasciando ai giovani assunti la scelta volontaria di che tipo di contratto di lavoro avere. Questo potrebbe rappresentare una chiave di volta per la crisi della medicina convenzionata nella nostra regione, conclude De Matteis.
Ufficio Stampa