Comunicato Stampa
Sanità in Emilia-Romagna: il Sindacato Medici Italiani (SMI) esprime forte preoccupazione dopo l’incontro con l’Assessorato regionale alla sanità.
Nota  dello SMI dell’Emilia-Romagna

Bologna, 18 lug. -Nella giornata di mercoledì 16 luglio, il Sindacato Medici Italiani (SMI), insieme ad altre organizzazioni sindacali, ha incontrato lo staff dell’Assessore regionale alla Sanità dell’Emilia-Romagna per discutere la pre-intesa proposta dall’Assessorato.
Il confronto, seppur importante, ha suscitato profonda delusione tra i rappresentanti sindacali. La pre-intesa, infatti, non contiene misure concrete per rendere la professione medica più attrattiva, né risposte alle esigenze delle professioniste, come le colleghe in gravidanza o con figli piccoli, ancora previste nei turni notturni.
A destare maggiore preoccupazione è però l’assenza di miglioramenti tangibili per i cittadini: numerosi ambulatori restano privi di un riferimento medico stabile, con servizi non gestiti direttamente dai Medici di Medicina Generale. Una condizione che rischia di compromettere la qualità dell’assistenza sul territorio.
“Il dubbio che ci poniamo – sostiene lo SMI – è se l’Emilia-Romagna voglia realmente essere tra le regioni che investono in una medicina territoriale moderna ed efficace, oppure se stia diventando una cassa di risonanza per introdurre nuovi ticket destinati a coprire sprechi organizzativi, come nel caso dei  Centri di Assistenza e Urgenza (CAU)”.
Il Sindacato Medici Italiani ribadisce la necessità di un confronto serio e costruttivo, volto a tutelare il lavoro dei professionisti sanitari e garantire un’assistenza di qualità ai cittadini, nel rispetto dei principi fondanti del Servizio Sanitario Nazionale.

Ufficio Stampa