Comunicato Stampa
Firmato l’accordo provinciale della medicina generale
per i 448 medici convenzionati del Trentino triennio 2019-2021
Grandi innovazioni e moltissime risorse a disposizione della medicina generale:
15 milioni per i fondi della medicina generale tutta
Dichiarazione di Nicola Paoli, Segretario Sindacato Medici Italiani  (SMI) Trentino

Trento, 5 ago.- Più risorse, tutele e garanzie professionali sono al centro di questo ultimo importante traguardo contrattuale per il sistema sanitario trentino. Rispondere alle esigenze di prossimità nei servizi sanitari significa far parte integrante del più ampio progetto di riorganizzazione dell’assistenza territoriale aziendale prevista nell’attuazione del DM 77/2022 e dalla Provincia di Trento per il 2026.Con questo accordo si rafforza il servizio sanitario provinciale rendendolo capace di affrontare le sfide future anche attraverso le innovazioni della telemedicina e della intelligenza artificiale, della diagnostica di primo livello marchio CE di ultima generazione. In questo, primi in Italia. Si riconoscono ai circa 450 medici di medicina generale di vecchie e nuove generazioni una valorizzazione in termini di professionalità e tutele delle condizioni di lavoro, inimmaginabili nell’ACN ultimo. Dando a tutti gli ambulatori gratuitamente in possesso di Azienda, oltre le CdC ed elargendo 300 euro al mese per quelli affittati da privati. Inserendo le guardie all’interno delle AFT con sedi specifiche per la sola popolazione di AFT, già attuativo dal 1° settembre di quest’anno.
Recuperiamo un ulteriore aumento, fino a 1000 euro mensili per medico massimalista e a scalare in quota capitaria tutti gli altri. Soldi accantonati che non aumenteranno la spesa pubblica. Altri mille euro per medico sono i guadagni di quota capitaria e detrazioni fiscali. Inoltre, per la prima volta sono state negoziate risorse nuove, ovvero quelle collegate alla strumentazione diagnostica di primo livello (strumenti del valore fino a 35.000 euro l’uno) oggi agganciate alla quota variabile. E, soprattutto, l’importante incremento della quota oraria per le attività territoriali previste dal PNRR, nella misura di un aumento del 100% rispetto alla quota nazionale, per i medici che lavoreranno nelle Case di Comunità, a 45 euro per ora, per un obbligo settimanale di 12 ore, unica concessione data alle OOSS di minoranza dello Snami a dispetto di quanto dicono a livello nazionale! a salire, non obbligatoriamente come chiedeva SMI da zero ore, per chi vorrà, fino a 38.
Tra le principali novità dell’accordo, si porta infatti a compimento l’attuazione delle mansioni del Ruolo Unico della medicina generale garantendo al medico il tempo pieno in sole 38 ore più massimo tre ore ambulatoriali per i propri pazienti nel rispetto dei diritti acquisiti per i medici già convenzionati. Aggiungendo una categoria ex novo di medici a 38 ore che possono non avere alcuna scelta. Consolidando la prossimità dell’assistenza attraverso la rete degli studi medici (sovvenzionati in parte o interamente dalla Provincia) soprattutto nelle zone disagiate e nelle periferie urbane e di valle. Sono state chiarite meglio anche alcune tutele, in relazione alla genitorialità ed alla parità di genere (congedo parentale), al puerperio  e alle malattie debilitanti. Risolte anche le contraddizioni sul modello di autonomia gestionale delle aggregazioni territoriali dei medici in rapporto con le UCCP e le Case di Comunità, quando saranno pronti gli spazi fisici per contenere i medici a ruolo unico e i loro referenti. Ma soprattutto per la presa in carico dei pazienti cronici e fragili e anziani. Istituito per la prima volta l’avanzamento di carriera per meriti lavorativi oltre che per elezione diretta dei propri referenti e coordinatori. I medici, grazie allo SMI, entreranno, se vorranno, retribuiti anche negli Ospedali di Comunità e nelle strutture intermedie come leader a comandare le equipe infermieristiche attuali.
Riassumendo, per il medico portiamo a casa, come settore della medicina generale, la de burocratizzazione di servizi quali ausili e protesi; il part time; lo Smart working  per medici, padri e madri che hanno figli minori, prevedendo spazi per chi genera, accudisce, educa; ma anche un tetto al monte ore del lavoro medico a ruolo unico, che sarà scelto non dal datore ma dallo stesso medico. Inoltre il riconoscimento dell’attività usurante notturna con il riposo compensatorio del giorno dopo; il lavoro straordinario dei medici a debito orario; maggiori tutele di lavoro per i medici a debito orario; l’indennità di risultato; il Fondo ampliato ulteriormente per gli obiettivi aziendali dei prossimi anni; l’indennità di trasferta; l’intelligenza artificiale da oggi agganciata al protocollo dell’Assessore Spinelli e all’Ufficio provinciale specifico in raccordo con Agenas per chatbot e assistenti virtuali; il riconoscimento di ferie e malattie non più interamente a nostre spese; gli strumenti diagnostici digitali in comodato d’uso gratuito nei nostri studi fino ad un tetto di spesa di Azienda sanitari nell’ordine di 35.000 euro per ogni medico; il riconoscimento normativo, economico, organizzativo e disciplinare delle figure apicali della medicina generale, il 50% già inseriti oggi, e con questo contratto riconfermati d’Ufficio, come medici SMI. Con l’apprezzamento sincero di APSS nei riguardi della nostra categoria, autonoma nella propria gestione, convenzionata e integrata con essa e, in futuro, con l’Università. L’aiuto delle cooperative e non solo per implementare ulteriormente i servizi ai nostri cittadini nelle nostre aggregazioni funzionali con ulteriore personale dedicato all’amministrazione delle AFT. L’attività di medicina   scolastica negli istituti di ogni ordine e grado.
Per il cittadino abbiamo ottenuto la possibilità di ricevere ricette e assistenza non differibile in ogni studio medico della AFT di riferimento, quando APSS avrà collegato in rete tutti i nostri PC. Deburocratizzazione del sistema di ausili e protesi e medicazione andando solo la prima volta dal proprio medico. Attività di medicina generale a ruolo unico H24 sette giorni alla settimana, nelle UCCP e nelle Case di Comunità hub e spoke pubbliche. Possibilità di avere assistenza specialistica con strumenti digitali su prenotazione nella propria AFT. Prenotazione CUP direttamente nella sede di AFT di appartenenza Personale dedicato per lo screening patologie croniche nella sede di AFT di appartenenza. Presenza di medici di medicina generale nelle scuole di ogni ordine e grado. Transizione digitale negli studi dei medici con potenziale miglioramento, per ottimizzare i tempi, sostituendo attività routinarie e ripetitive, riducendo gli errori, aumentando la produttività migliorando i nostri servizi, in un quadro di regole e tutele previste da delibera di Giunta provinciale.

Ufficio Stampa