Comunicato Stampa
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2025:
“Le donne medico devono essere difese con nuove tutele!”
Dichiarazione di Pina Onotri, Segretario Generale Sindacato Medici Italiani (SMI)

Roma, 25 nov. – La violenza di genere, contro le donne, è solo la dolorosa conclusione di un percorso di regressione culturale che attraversa la nostra società e che si vive anche tra i sanitari e tra i medici. Il clima venutosi a creare nel paese circa la violenza verso i medici e le donne medico è preoccupante e non continua ad attenuarsi. La categoria medica vanta il triste primato di dottoresse violentate sul posto di lavoro e addirittura uccise, così una dichiarazione Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI nella giornata internazionale sulla violenza contro le donne 2025.
Non è servita, abbastanza, la legge del 2020 sulla sicurezza degli operatori sanitari per mettere un freno alle aggressioni contro i professionisti sanitari e, sommata ad altri tipi di violenza, le donne subiscono anche quella di genere.
Riteniamo, per queste ragioni, che servirebbero politiche pubbliche per la prevenzione all’uso della violenza contro le donne e un maggiore livello di consapevolezza nella pubblica opinione, nel sistema educativo e formativo sulle cause della violenza e sulle sue conseguenze.
La violenza sulle donne può essere esercitata, anche, con la sistematica discriminazione nell’esercizio della propria professione. Questo è il caso delle donne medico.  Nel nostro paese per le donne medico bisogna fare ancora molto strada in tema di tutele per la gravidanza e per la maternità, per la fruizione dei permessi per   malattia; tutti diritti che ancora oggi fanno fatica ad essere pienamente riconosciuti. Combattere contro la violenza sulle donne significa anche rimuovere ogni discriminazione a loro danno in tutti gli ambiti della società e del mondo del lavoro, conclude Onotri.

Ufficio Stampa