Comunicato Stampa – 118 Toscana – SMI

Comunicato Stampa:
Accordo zonale per l’emergenza 118
“Un esempio da replicare in tutta la Regione Toscana”

Dichiarazione di Nicola Marini
Segretario Regionale del Sindacato Medici Italiani

Firenze, 23 settembre – “Il Sindacato Medici Italiani esprime piena soddisfazione per l’accordo siglato con l’Azienda NordOvest Toscana per l’emergenza 118 e Pronto Soccorso insieme con altre organizzazioni sindacali” – ha dichiarato Nicola Marini, Segretario Regionale della Toscana del Sindacato Medici Italiani, commentando l’accordo appena raggiunto.
“Un’intesa sofferta che è riuscita nella difficile impresa di omologare i precedenti accordi delle ex cinque aziende dell’area costiera toscana, con un incremento per tutte le indennità incentivanti. Un accordo in cui il Sindacato Medici Italiani, nel lungo tavolo negoziale, è stato promotore di proposte, che hanno trovato il consenso di altre OO.SS., e sono state in gran parte accolte dalla parte pubblica” continua Marini.
“Quest’accordo definisce in termini innovativi e precisi un sistema complessivo d’incentivazione correlato alle prestazioni professionali di emergenza territoriale e di attività di Pronto Soccorso. Prevede, inoltre, un’organizzazione del lavoro rispettoso delle regole contrattuali esistenti, ma pienamente adeguato alle innovazioni tecnologiche e operative del Sistema d’Emergenza Urgenza”.
“Si attua, in questo modo, una rete di coperture assicurative legali e peritali per i medici impegnati sia nel PS, che nel territorio e garantisce le donne medico in stato di gravidanza e durante il periodo di allattamento, ad integrazione di una grave carenza normativa per la Medicina Generale convenzionata che rientra in un istituto di tipo privatistico”.
“Il risultato ottenuto è un riconoscimento del valore professionale dei medici di Emergenza 118. Per lo SMI, quest’approdo alimenta una maggiore fiducia per quei medici che già lavorano nel sistema della medicina dell’emergenza – urgenza e rappresenta una sicura attrattiva per i giovani professionisti che troveranno motivi validi e incentivanti per inserirvisi. Quest’accordo può colmare, da subito, il gap generazionale, garantendone il ricambio, evitando, così, quelle carenze d’organico che rischierebbero di privare i cittadini di questo insostituibile servizio medico e sanitario”, conclude Marini.

L’Ufficio Stampa SMI