Comunicato Stampa:
Accordo integrativo regionale campano dei medici di medicina generale
“Siamo alla farsa: la Regione Campania non stanzia nemmeno un euro in più.
La FIMMG è l’ispiratrice della cancellazione del servizio di Continuità Assistenziale”
Dichiarazione di Luigi De Lucia
Segretario Regionale della Campania del Sindacato Medici Italiani
Napoli 11 dicembre – “Abbiamo interrotto le trattative per l’AIR di medicina generale in quanto ci siamo resi conto che le risorse non esistevano” ha dichiarato Luigi De Lucia, Segretario Regionale della Campania del Sindacato Medici Italiani, commentando l’ultima riunione con la Regione Campania.
“La parte pubblica ha assicurato circa 7,4 milioni provenienti dai fondi di ponderazione dei medici di famiglia, dovute ai medici di famiglia e non le si può utilizzare per pagare del lavoro extra, sono somme dovute a prescindere per contratto, è questo la dice lunga. Poi erano previsti altri 3 milioni, che la regione aveva promesso, per l’assunzione dei collaboratori di studio, per il disbrigo delle questioni burocratiche e amministrative, per risparmiare tempo da dedicare esclusivamente ai pazienti e per l’assunzione di infermieri per gli studi dei medici di famiglia”.
“Ma i 3 milioni di euro paventati e promessi al momento non ci sono: siamo alla farsa. Per questo il Sindacato Medici Italiano e lo Snami non hanno firmato questa intesa, mentre FIMMG ed Intesa si sono precipitati a siglare l’accordo, prendendo per buone le promesse della parte pubblica”.
“Per di più c’è da registrare un fatto molto grave: la Fimmg e la parte pubblica hanno deciso di cancellare il servizio medico di Continuità Assistenziale, eliminando i presidi di CA, diminuendo il loro organico. I colleghi della Campania lo devono sapere: questa scelta scellerata è scaturita da un disegno politico preciso della FIMMG, il sindacato che si pregia di essere il più rappresentativo della categoria e della Regione Campania. Vogliono passare dall’assistenza h 24 all’assistenza h 12 fino ad arrivare alla completa cancellazione; lo SMI non condividerà mai questa scelta”.
“La mia parte sindacale fin quanto non sarà in grado di valutare la vera entità del finanziamento pubblico per il rinnovo del contratto integrativo non firmerà nessuna intesa e questo in nome della difesa dei diritti della classe medica e dei pazienti campani” conclude De Lucia dello SMI.
L’Ufficio Stampa SMI