Comunicato Stampa – elezioni ENPAM lettera De Matteis

Comunicato Stampa:
Elezioni ENPAM: lettera aperta di Cosmo De Matteis
Presidente Emerito Nazionale del Sindacato Medici Italiani – SMI

Roma 11 maggio. “Gentile Direttore, molto si sta scrivendo in questi giorni circa l’opportunità del rinvio delle elezioni Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici).
Tutti i sindacati che, tramite i loro vertici, hanno un ruolo in Enpam, hanno espresso la loro contrarietà alle criticità evidenziate dalle Associazioni firmatarie della nota del 4 maggio (QUI IL LINK DELL’ALLEGATO), in cui le stesse si appellavano al legislatore per ottenere un rinvio della tornata elettorale. Non ci stupiamo.
Tutti, più o meno con parole diverse, hanno affermato: “Giova, dunque, rilevare che le modalità secondo le quali si sta svolgendo il procedimento elettorale per il rinnovo dei membri dell’Assemblea nazionale e dei componenti dei Comitati Consultivi della Fondazione Enpam sono ispirate alla massima pubblicità, trasparenza e democraticità, garantendo la più completa ed assoluta partecipazione di tutti i soggetti interessati a parteciparvi”.
In realtà, il procedimento con voto telematico, peraltro non previsto dagli attuali regolamenti, è stato non solo tardivamente declinato, ma non risulta adeguatamente regolamentato. 
Infatti, l’accesso all’area riservata, necessario all’espletamento del voto, non è idoneo a garantire la corrispondenza tra votante ed elettore, né la segretezza del voto espresso e ciò rileva tanto più considerato che è prassi costante che le credenziali di accesso siano detenute da soggetti terzi, legittimamente delegati dall’iscritto. Se è vero che è onere di ciascun professionista evitare usi inappropriati delle stesse , è altrettanto vero che non si può pretendere di modificare o comunque prescindere da una prassi diffusa nell’espletamento di un diritto così importante come quello di voto, senza prevedere un sistema di accesso ad hoc e pienamente garantista, anche e soprattutto del diritto alla riservatezza. 
L’assenza di un sistema di accesso specifico dimostra ancora una volta come i tempi ridotti e l’emergenza sanitaria in essere non siano in grado di garantire una procedura elettorale pienamente soddisfattiva dei principi e diritti in gioco. 
Ciò comporta una indubbia violazione del diritto di voto dal momento che soggetto votante potrebbe essere un soggetto sprovvisto di tale diritto, con conseguente violazione del principio di democraticità. 
Inoltre, tale meccanismo, non garantirebbe neppure una “completa e assoluta partecipazione” di tutti gli aventi diritto, tanto è vero che per alcune categorie non risultano nemmeno pervenute candidature.
Né sembrerebbe rispettato il principio della trasparenza, visto che alcune liste sono state ammesse con riserva, che verrà sciolta solo all’atto di proclamazione degli eletti. Inoltre, la comunicazione dell’ammissione con riserva non è stata trasmessa ai singoli interessati con idonei strumenti aventi valore legale, ma con una semplice pubblicazione di tale determinazione sul portale. 
A ciò si aggiunga che, tale ammissione con riserva deriva dal fatto che, come ammesso dallo stesso Ufficio Elettorale Centrale, ci sono stati problemi nella raccolta delle firme di supporto, dimostrando quindi che il procedimento elettorale telematico adottato non è poi così efficiente, né garantista.
Le procedure elettorali possono essere ritenute accessibili a tutti gli aventi diritto ed ispirate ai principi di democraticità, pubblicità e trasparenza, quando sono in grado di garantire le stesse opportunità a tutti, a prescindere dal proclamato impegno di ciascun sindacato e a prescindere, aggiungo, dall’appartenenza ad un qualsivoglia sindacato. 
Non si può, infatti, misurare l’accesso alle procedure elettive in base all’impegno delle Sigle sindacali, prescindendo cioè dalle singole situazioni, personali e professionali, comuni a ciascun avente diritto. Le procedure elettorali devono, tanto più durante un’emergenza epidemiologica, garantire l’accesso alle stesse a tutti gli aventi diritto, tenuto conto delle esigenze della categoria medica occupata in prima linea a fronteggiarla ed indistintamente dall’effettivo apporto della sigla sindacale a  essi cui aderiscono.
Sicuramente l’impegno profuso dalle OO.SS. firmatarie della nota del 4 maggio 2020 è orientato a garantire ai propri iscritti la possibilità non solo di partecipare attivamente a tali procedure elettorali, ma anche di poter fronteggiare l’emergenza epidemiologica in cui sono coinvolti in prima persona senza dover confrontarsi con una procedura elettorale mai adottata prima e oltre tutto inidonea ed inefficiente, dagli esiti incerti.
Rispondo, poi,  a chi nega che sia opportuno mutare l’assetto statutario e regolamentare della Fondazione, chiamando in causa la incomprimibile autonoma volontà della Fondazione , in merito al proprio assetto organizzativo e regolatorio e nega  vi sia  stata , nel tempo, una cristallizzazione dei poteri. 

Riporto a titolo semplificativo: 

 

Il dott. Olivetti è in ENPAM dal 1996.

Il dott. Noce è in ENPAM dal 1989 (al potere Gorbaciov, Andreotti, De Mita); vi era il muro di Berlino.

Il dott. Malagnino e Pepe sono in ENPAM dal 2000.

Altri componenti in carica da 10 anni:

Il Vice presidente dott. Falcinelli è contemporaneamente Presidente dell’Ordine di Ravenna.

La dott.ssa Calcagni è contemporaneamente Presidente dell’Ordine di Fermo

Il dott. Magi è contemporaneamente Presidente dell’Ordine di Roma.

Il dott. Pracella è presidente Albo odontoiatri di Foggia.

Il dott. Galvano è consigliere dell’Ordine di Palermo.

Il dott. Noce è presidente dell’Ordine di Rovigo.

Più cristallizzati di così… Certo, la cristallizzazione dei poteri è anche data dalla scarsa partecipazione a queste elezioni. Nell’ultima tornata elettorale hanno votato solo 6000  circa di iscritti in medicina generale.

Capitolo a parte sono poi i compensi percepiti dagli amministratori. 
Gli importi totali sono comprensivi degli emolumenti percepiti da alcuni consiglieri dai Fondi Immobiliari ENPAM.

 

ENPAM

Indennità di Carica

Indennità varie

Spese

Fondi Immobiliari

Totale

NOMINATIVI

 

1

Presidente

€ 341.599,95

€ 136.640,00

14668,41

€ 157.000,00

€ 649.908,36

Oliveti

 

2

V. Pres. Vicario

€ 115.900,05

€ 79.544,00

€ 2.223,72

€ 87.000,00

€ 284.667,77

Malagnino

 

3

V. Pres.

€ 91.500,00

€ 37.576,00

€ 9.027,01

€ 7.500,00

€ 145.603,01

Mariotti

4

Consiglieri

€ 32.000,04

€ 29.400,00

€ 1.863,48

€ 0,00

€ 63.263,52

Buoninconti

5

Consiglieri

€ 39.040,05

€ 44.408,00

€ 4.913,38

€ 0,00

€ 88.361,43

Calcagni

6

Consiglieri

€ 32.000,04

€ 33.600,00

€ 3.379,00

€ 0,00

€ 68.979,04

Cassi

7

Consiglieri

€ 39.040,05

€ 44.408,00

€ 2.887,95

€ 0,00

€ 86.336,00

Chiamenti

8

Consiglieri

€ 39.040,05

€ 54.656,00

€ 8.109,49

€ 0,00

€ 101.805,54

Falcinelli

 

9

Consiglieri

€ 39.040,05

€ 47.824,00

€ 10.214,22

€ 3.000,00

€ 100.078,27

Galvano

 

10

Consiglieri

€ 32.000,04

€ 21.000,00

€ 0,00

€ 3.000,00

€ 56.000,04

Maggi

11

Consiglieri

€ 39.040,05

€ 23.180,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 62.220,05

Milillo

 

12

Consiglieri

€ 39.040,05

€ 49.532,00

€ 7.761,08

€ 3.000,00

€ 99.333,13

Pagano

 

13

Consiglieri

€ 48.800,00

€ 45.628,00

€ 6.257,26

€ 8.000,00

€ 108.685,26

Pracella

14

Consiglieri

€ 39.040,04

€ 30.744,00

€ 10.075,17

€ 0,00

€ 79.859,21

Prada

15

Consiglieri

€ 32.000,04

€ 32.200,00

€ 9.511,27

€ 0,00

€ 73.711,31

Troise

 

16

Consiglieri

€ 39.040,05

€ 31.836,00

€ 6.460,47

€ 10.000,00

€ 87.336,52

Renzo

 

subtotale

€ 1.038.120,55

€ 742.176,00

€ 97.351,91

€ 278.500,00

€ 2.156.148,46

 

 

 

REVISORI

 

Indennità di Carica

 

Indennità varie

 

Spese

 

Fondi Immobiliari

 

Totale

 

NOMINATIVI

 

 

 

1

Presidente

€ 44.534,88

€ 150.987,20

€ 20.236,10

€ 0,00

€ 215.758,18

 

 

Benedetto

 

 

 

2

Revisore

€ 28.080,00

€ 113.400,00

€ 19.501,29

€ 0,00

€ 160.981,29

 

 

Mediati *

 

 

 

3

Revisore

€ 35.627,90

€ 150.987,20

€ 8.754,69

€ 0,00

€ 195.369,79

 

 

Noce *

 

 

 

4

Revisore

€ 28.080,00

€ 114.800,00

€ 22.973,05

€ 0,00

€ 165.853,05

 

 

Pepe *

 

 

 

5

Revisore

€ 28.080,00

€ 54.000,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 82.080,00

 

 

Quinzi

 

 

 

subtotale

 

 

€ 164.402,78

 

 

€ 584.174,40

 

 

€ 71.465,13

 

 

€ 820.042,31

 

* REVISORI: solo i componenti FIMMG costano all’ENPAM € 522.203

Tutto legale per carità. Ma mi chiedo, in un momento come questo è etico  percepire tanto? Quando c’è una legge dello Stato che fissa un tetto di 250mila euro annui per i manager pubblici.
Stride, in questo momento, la situazione più che florida  delle  finanze di chi rappresenta con quelli che la professione la esercitano. Medici ammalati che non possono più lavorare e medici morti. 
Sempre più spesso  veniamo contattati dai coniugi superstiti di chi ha perso la vita combattendo in prima linea e ci chiedono  se è previsto un indennizzo, un aiuto per le famiglie.
Li siamo costretti a rispondere “vi sono, probabilmente,  misure al vaglio del Cda”.
Piuttosto che pensare alle elezioni , avremmo preferito si pensasse a questo. 
Piuttosto che pensare alle elezioni avremmo preferito che l’intero cda, l’intera assemblea nazionale avessero rinunciato ai propri emolumenti in favore dei tanti colleghi che hanno perso il reddito, o sono rimasti invalidi, o per le famiglie di coloro che sono morti.
Ecco allora sì che saremmo stati orgogliosi e ci saremmo sentiti parte della stessa comunità. 

L’Ufficio Stampa SMI