Comunicato Stampa – emendamento SMI al Decreto Rilancio

Comunicato Stampa:
Decreto Rilancio: emendamento SMI 
“Chiediamo misure a sostegno dei medici e regole rispettose dei contratti nazionali”

Dichiarazione di Pina Onotri
Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI)

Roma 12 giugno – “Dopo questi mesi di lockdown, con la lunga fase di convivenza con il virus, i medici di medicina generale e delle altre specializzazioni mediche, nonostante siano stati sottoposti ad un grande sacrificio anche in termini di vite umane, rischiano di non vedersi riconoscere lo sforzo compiuto; al contrario si vedono coinvolti in proposte che peggiorano la loro condizione e mirano a  destrutturare i diritti acquisiti” così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani, in una dichiarazione presenta l’emendamento SMI da DL Rilancio, inviato a tutti i componenti delle commissioni Affari Sociali e Lavoro della Camera dei Deputati”.

“Per queste ragioni abbiamo presentato un emendamento al DL Rilancio (AC 2500) che modifica il cosiddetto Decreto Liquidità, prevedendo tre misure a sostegno della condizione dei medici di MMG”.

“La prima misura stabilisce tempi più brevi per la ripresa della trattativa per l’accordo collettivo nazionale 2016-2018 di MMG, tre mesi o non sei mesi.  Evidenziamo, inoltre, che l’ammontare degli arretrati e degli incrementi previsto nell’art. 14 dell’ipotesi dell’accordo collettivo nazionale è stato commisurato alle prestazioni ordinarie e, pertanto, le eventuali prestazioni aggiuntive, introdotte con legge o con contratti collettivi devono comunque essere remunerate a parte”.

“La seconda norma sancisce che le prestazioni ordinarie e tradizionalmente intese rese dai MMG e dai PLS sono state indubbiamente travolte e condizionate dall’emergenza sanitaria da virus COVID-19. In astratto, il ricorso indefinito alla reperibilità dei medici di medicina generale, cioè non disciplinato da regole prestabilite, rischia di imporre al medico prestazioni aggiuntive rispetto a quelle ordinarie e per le quali non sarebbe prevista la relativa indennità. Inoltre, con le norme del DL Liquidità, non sono definiti i limiti orari giornalieri di tale reperibilità, né il numero di giorni settimanali durante i quali deve essere garantita. Pertanto, è necessario un intervento volto a fissare i limiti e le modalità del ricorso dell’art. 38 del DL 8 aprile 2020, n. 23 (DL Liquidità) alla reperibilità, onde evitare abusi e violazioni di legge, in deroga a quanto stabilito dallo Statuto dei lavoratori. Né si può derogare rispetto alla regola, costituzionalmente sancita, che gli accordi di lavoro che prevedono remunerazione, orari e carichi di lavoro, devono essere stipulati con le organizzazioni sindacali”.

“Infine, la terza norma prevede che gli oneri per le piattaforme digitali utilizzate per le attività dei MMG siano previsti e quantificati nell’accordo collettivo nazionale 2016-2018 di MMG. In questo modo vogliamo evitare che ulteriori costi di gestione si possano scaricare sui bilanci dei medici, penalizzandoli economicamente” conclude Onotri.

In allegato QUI la copia del testo dell’emendamento.

L’Ufficio Stampa SMI