Comunicato Stampa:
Covid 19/Medicina Scolastica:
“La proposta di SMI Piemonte per una scuola sicura contro il rischio di collasso del SSN”
Dichiarazione congiunta di Pina Onotri, Segretario Generale SMI
e di Antonio Barillà, Segretario Regionale Piemonte (SMI)
Torino, 7 ottobre – “Proponiamo di coinvolgere le ASL per sviluppare dei progetti che includano le attività dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, di quelli di continuità assistenziale e della medicina dei servizi, affinché possano essere utilizzati in tutti i presidi scolastici, dalle scuole materne alle scuole medie di primo grado, anche al fine di dare un supporto in questa emergenza Covid” così Pina Onotri, Segretario Generale SMI.
“La proposta di SMI Piemonte verrà presentata in Assessorato Regionale e prevedrà, aggiunge Antonio Barillà, Segretario Regionale Piemonte (SMI), che i medici possano su base volontaria essere utilizzati quotidianamente dalle ore 8.00 alle 10.00 e retribuiti in libera professione previ appositi accordi con OOSS. I medici dovranno essere forniti dei kit di tamponi rapidi, in modo che l’alunno che presenti dei sintomi non venga mandato subito a casa, mettendo in quarantena anche tutta la famiglia, in attesa del risultato del tampone. Questa situazione può determinare l’assenza con in più il rischio della perdita del posto di lavoro per i componenti della famiglia dell’alunno”.
“I tamponi rapidi utilizzati per i test agli alunni dovrebbero assicurare i risultati in tempi dunque brevi. Gli alunni dimostrano un basso tasso di positività, come già riscontrato sul campo e ciò permette di favorire la loro permanenza in classe. Solo in caso di positività conclamata l’alunno andrebbe mandato a casa, con l’avvio della procedura della quarantena”.
“Questa proposta mira ad evitare il collasso della sanità pubblica e a utilizzare in modo massiccio l’uso dei tamponi nell’ambito della prevenzione. Per queste ragioni chiediamo investimenti sulla diffusione dei tamponi rapidi, per implementare la sorveglianza sanitaria in ambito scolastico. Ancora una volta i medici di medicina generale dimostrano tutta la loro responsabilità a difesa del servizio sanitario pubblico, per la tutela della scuola, degli studenti e delle famiglie”, concludono.
Ufficio Stampa SMI