Comunicato Stampa
SMI Piemonte interviene sulle recenti dichiarazioni della FIMMG regionale
Dichiarazione congiunta di:
Antonio Barillà, Segretario Regionale SMI del Piemonte e di
Gian Massimo Gioria Responsabile Nazionale Assistenza Primaria del SMI
Torino, 9 nov. – “Nei giorni scorsi La FIMMG, ha diramato un comunicato che noi giudichiamo in modo molto negativo!” così Antonio Barillà, Segretario Regionale del Piemonte e di Gian Massimo Gioria Responsabile Nazionale Assistenza Primaria del Sindacato Medici Italiani giudicano le dichiarazioni della FINMMG piemontese “.
“La FIMMIG che ha il suo segretario consulente dell’Assessore Icardi ha sostenuto, in passato, che i medici di medicina generale dovessero diventare ufficiali di sanità pubblica con tutti gli oneri che ne derivano Su questo punto vi è stata ferma la nostra opposizione”. “Chi chiediamo ma è legittimo essere consulente particolare di una parte pubblica e rappresentante di categoria di professionisti? Non s’incorre in conflitto di interessi?”.
“La FIMMIG ha firmato l’obbligo per i medici di medicina generale per l’esecuzione dei tamponi rapidi, difendendone la scelta in Regione Piemonte, così, recentemente sostenne la proposta dell’effettuazione dei test sierologici rapidi capillari”.
“Venendo poi all’ultima presa di posizione della FIMMG, a noi sembra essere stata fatta, esclusivamente, per riassicurare i propri iscritti! Infatti, a nostro avviso, non è la solo Regione a dover invertire la rotta ma è la linea sindacale della FIMMG che dovrebbe cambiare”.
“Non bastano le centinaia di medici deceduti, l’enorme sovraccarico di lavoro che stiamo vivendo, cosa dobbiamo aspettarci ancora?”
“Invitammo le altre forze sindacali ad essere coerenti con il mandato che gli viene affidato dalla categoria: la difesa in condizioni di sicurezza del lavoro dei medici e la tutela della salute dei cittadini” concludono Barillà e Gioria.
Ufficio Stampa SMI