Comunicato Stampa – assimefac_vaccini

Comunicato Stampa
Seconda dose vaccini: “ASSIMEFAC chiede al Ministro Speranza di ritirare il provvedimento che lascia al cittadino, già sottoposto a vaccinazione con vaccino Vaxzevria, di scegliere se eseguire la seconda dose con vaccino anticovid ad mRNA”

Dichiarazione di Nunzia Pia Placentino, Presidente ASSIMEFAC e Leonida Iannantuoni, Presidente CTS ASSIMEFAC

Roma, 22 giugno – “L’ASSIMEFAC, Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e Comunità, ha chiesto al Ministro Speranza di ritirare il provvedimento che lascia al cittadino, già sottoposto a vaccinazione con vaccino Vaxzevria, di scegliere se eseguire la seconda dose con vaccino anticovid ad mRNA o con vaccino a vettore virale non replicante” così in una dichiarazione Nunzia Pia Placentino, Presidente ASSIMEFAC e Leonida Iannantuoni, Presidente CTS ASSIMEFAC intervengono in merito alla nota del Ministero della Salute del 19/06/21.
“Il cittadino, aggiungono Placentino e Iannantuoni, in quanto non addetto ai lavori, non è ovviamente in grado di discernere tra validità, rischi e benefici, rispetto alle due offerte vaccinali; quindi il consenso informato potrebbe non avere alcuna validità, sia sotto il profilo sanitario che giuridico. Un tale orientamento, mascherato da libero arbitrio, di fatto rappresenterebbe una procedura atta ad evitare responsabilità agli organi istituzionali. Tale provvedimento arrecherebbe ulteriore confusione e sfiducia nel cittadino, nei confronti della profilassi vaccinale”.
“Tale provvedimento del Ministero della Salute porterebbe, e già succede, il cittadino a rivolgersi al proprio medico di medicina generale per un parere/consiglio che il medico non può rilasciare, salvo incorrere in seri rischi di risvolti medico/legali in caso del verificarsi di potenziali effetti avversi”.
“Per queste ragioni stigmatizziamo questo  comportamento da parte degli Organi Istituzionali e invitiamo il Ministero della Salute ad assumersi la responsabilità derivante dalla gestione della salute pubblica ed a ritirare tale provvedimento” concludono Placentino e  Iannantuoni.

QUI copia della lettera inviata al Ministro Speranza.

Ufficio Stampa