Comunicato Stampa – scafuro_smilombardia

Comunicato Stampa
Lombardia: “Si convochi un tavolo di confronto per stipulare l’accordo integrativo regionale per i medici di medicina generale”

Dichiarazione di Enzo Scafuro, Segretario Regionale SMI Lombardia

Milano, 22 giug. “L’accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale, prevede che ciascuna regione disponga di una somma pari a 3.08 € per assistito da erogare ai medici di medicina generale per l’effettuazione di specifici programmi di attività finalizzati al governo clinico, sulla base di progetti concordati nel Comitato Regionale per la Medicina Generale.
Nella pre-intesa dell’accordo della medicina generale – partecipazione alla campagna per la somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2/Covid-19, al punto 3 è prevista la possibilità di partecipazione ad un progetto di governo clinico per l’anno 2021. Si precisa nella parte introduttiva del progetto stesso che “l’adesione è volontaria e le altre opzioni di partecipazione al governo clinico 2021 saranno poi definite nell’ambito dell’AIR 2021”. Tale “pre-intesa” non definisce pertanto la obbligatorietà, né preclude la possibilità di altre opzioni. Occorre quindi differenziare i governi clinici aziendali che tengono conto dei “residui” di Governo Clinico da quelli definiti secondo quanto stabilito dall’ACN vigente”. Così Enzo Scafuro, Segretario Regionale Sindacato Medici Italiani Lombardia, rende pubblica una lettera all’Assessore al Welfare Regione Lombardia, Letizia Moratti e a Giovanni Pavesi, Direttore Generale al Welfare Regione Lombardia.
“Riteniamo pertanto indispensabile ed urgente che si convochi il Comitato Regionale per la Medicina Generale per dare attuazione a quanto previsto nella citata premessa dell’accordo sulla partecipazione alla campagna per la somministrazione del Vaccino anti Covid. 19”.
“Ricordiamo che, sulla base di quanto previsto dall’art. 59 lettera B comma 16 dell’ACN, “in mancanza della stipula dei nuovi accordi regionali, tali fondi (i 3.08€ del governo clinico) costituiscono una quota capitaria regionale, distribuita a tutti i medici, ogni mese in ragione di un dodicesimo delle quote previste al (sopraccitato) comma 15”“.
“La convocazione di un tavolo di confronto regionale, continua Scafuro, potrebbe così dare finalmente inizio alle definizione di un nuovo AIR di ampio respiro nella scia di quello siglato nell’aprile del 2007 e solo a tratti modificato negli anni.
Crediamo che, così come si sta opportunatamente discutendo nelle sedi istituzionali sulle “Linee di sviluppo per la modifica  della L.R.”, questo sia il momento opportuno per la convocazione del tavolo regionale per la medicina generale proprio per affrontare tematiche quotidiane che il momento storico pandemico ha evidenziato”.
“Potrebbe essere una soluzione un progetto di governo clinico regionale accessibile a tutti i medici che tenga conto del lavoro che la medicina generale sta svolgendo quotidianamente nell’affrontare la pandemia e sostituendosi anche a figure sia  tecnico amministrative che dipartimentali  in sofferenza, senza peraltro abbandonare mai la clinica quotidiana non covid”.
“Occorre, a nostro avviso e dei sindacati affiliati-SIMET-CGIL, ripartire con un accordo integrativo regionale per i medici di medicina generale che renda più appetibile per loro l’ingresso alla professione con interventi di programmazione (aumento del numero di borse del triennio di medicina generale), di investimenti sul personale di studio, sulla informatizzazione regionale, che è rimasta anch’essa bloccata aumentando la burocratizzazione del lavoro quotidiano, e sul riconoscimento di alcuni diritti fondamentali ancora negati ai medici come la malattia, l’infortunio, la maternità”.
“Su questi ultimi aspetti auspichiamo che la Regione Lombardia, così ben rappresentata ai tavoli della Conferenza Stato Regioni e della SISAC, faccia  da volano con una sensibilità ritrovata e rinnovata a livello nazionale. Le tematiche della medicina generale, è sotto gli occhi di tutti, richiedono un confronto costante con le OOSS soprattutto nel momento delle necessità e della unità di intenti” conclude Scafuro.

Ufficio Stampa