Comunicato Stampa
“INAIL e SISAC dicano come siano stati spesi i finanziamenti per i medici di medicina generale previsti nella legge di bilancio 2019”
Dichiarazione di Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI)
Roma, 24 giugno – “Abbiamo scritto al Direttore Generale INAIL e al Presidente SISAC per avere chiarimenti sulla ripartizione economica del fondo INAIL legge 30 dicembre 2018, n. 145 Bilancio di previsione dello Stato, per l’anno finanziario 2019, che prevedeva uno specifico finanziamento aggiuntivo di 25 milioni di euro, trasferiti da INAIL a SSN, destinati alla copertura economica per i medici di medicina generale ed i medici di pronto soccorso, sulla base del computo delle certificazioni emesse e trasmesse a INAIL” così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani rende pubblica la lettera inviata oggi.
“Dal 1° gennaio 2019, infatti, un medico del sistema sanitario nazionale che redige un certificato di infortunio, sia con invio per via telematica (se accreditato con l’INAIL) che in forma cartacea, non è tenuto in alcun modo a farlo pagare al paziente.
I pazienti, per questo, si rivolgevano al medico di medicina generale in quanto vi è una estrema difficoltà a contattare l’INAIL e a recarsi presso le sue sedi provinciali”.
“La norma del finanziamento aggiuntivo dei 25 milioni di cui sopra non ha mai trovato concreta applicazione, stante la persistente mancanza di specifico accordo collettivo nazionale, tuttora non completato. Quindi, risulta che sia stato disposto un trasferimento di risorse, senza UNA contrattazione specifica.
I medici di medicina generale sono rimasti in attesa e nessuna concreta interlocuzione è stata posta in essere, stante il persistente mancato pagamento di tutti i certificati INAIL effettuati in periodo pandemico e tenuto conto che solo gli studi dei medici di medicina generale sono rimasti sempre aperti”.
“Abbiamo chiesto, per questo, un incontro urgente al Direttore Generale INAIL e al Presidente SISAC finalizzato a disciplinare nel dettaglio gli effetti delle disposizioni previsti dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145 e per valutare ogni possibile iniziativa finalizzata alla verifica delle attività certificatorie effettuate sia dai medici di assistenza primaria che dai medici di pronto soccorso”.
“Nell’incontro chiederemo che siano intraprese iniziative per valutare il correlato aumento di quota capitaria destinata ai medici, derivante dalle procedure previste dalle norme, unitamente al fatto che venga effettuato un bilancio di quanti certificati INAIL siano stati espletati dai medici medicina generale, anche in considerazione del riparto da effettuarsi in sede contrattuale. Vorremmo sapere, infine, conclude Onotri, l’ammontare del pregresso per gli anni 2019 – 2020 e per l’anno in corso, prendendo anche in esame le certificazioni INAIL covid correlate” conclude.
Ufficio Stampa