Comunicato Stampa – SMI_Lazio

Comunicato Stampa
Lazio-Covid 19 “L’esperienza dell’Hub vaccinale Centro Anziani Portonaccio deve essere valorizzata!”

Dichiarazione di Marina Pace, Segretario Aziendale SMI dell’ASL Roma 2
Cristina Patrizi, Responsabile Regionale Area Convenzionale SMI Lazio

Roma, 9 ag. “Si è conclusa l’esperienza dell’hub provvisorio vaccinale preso il Centro Anziani Portonaccio gestito dai medici di medicina generale della UCP 4 e coordinata dal dr Bruno Dell’Aquila e dal dr Roberto Rocchi. Nonostante il numero contingentato di dosi che sono state fornite e che hanno costretto a vaccinare massimo due giorni a settimana abbiamo somministrato circa 4000 dosi di vaccino. Tra le persone vaccinate ci sono stati 70 operatori sanitari”, così una dichiarazione di Marina Pace, Segretario Aziendale del Sindacato Medici Italiani dell’ASL Roma 2 e di Cristina Patrizi, Responsabile Regionale Area Convenzionale SMI Lazio, rende pubblica una lettera inviata al Direttore Generale dell’azienda sanitaria Roma 2.
“Abbiamo partecipato volentieri ai due giorni di open day, non volendo far mancare il nostro contributo quando l’Azienda ha richiesto la nostra disponibilità. Abbiamo esaurito tutte le dosi a disposizione, dosi che ci sono state fornite in numero superiore rispetto al fabbisogno stimato e siamo ancor più soddisfatti avendo le stesse dosi scadenza nel mese di agosto 2021. Riteniamo che l’Azienda Roma 2 dovrebbe valorizzare tale esperienza, essendo il costo del singolo vaccino somministrato dai medici di medicina generale inferiore di 10 volte quello somministrato negli hub vaccinali, così come riportato da fonti istituzionali”.
“I medici della U.C.P si sono sobbarcati i costi dell’allestimento dell’hub e ad oggi non sono stati remunerati per il lavoro svolto, così come previsto dagli accordi vigenti.
Per queste ragioni chiediamo al Direttore Generale dell’ASL Roma 2 di farsi portavoce in Regione al fine di superare questa criticità.
La realizzazione di questo progetto è decollata grazie ai numerosi volontari che ci hanno coadiuvato, ma anche grazie e soprattutto alla disponibilità della dottoressa Gullino” concludono Pace e Patrizi.

Ufficio Stampa