Comunicato Stampa
“L’ordinanza regionale sull’emergenza sanitaria e riorganizzazione dell’attività dei Pronto soccorso è contradittoria. Deve essere ritirata!”
Nota dell’Intersindacale medici FP CGIL medici – SIMeT – SMl – SNAMI – UGS medici Puglia
Bari, 14 ag.- “L’Intersindacale medici FP CGIL medici – SIMeT -SMl – SNAMI – UGS medici della Puglia impugna e contesta il provvedimento regionale sull’Emergenza sanitaria – Riorganizzazione dell’attività dei Pronto soccorso e garanzia dei ricoveri in urgenza del 6 agosto 2021 poichè esso è rispondente all’esigenza di fare fronte alla dichiarata carenza di personale medico di Pronto Soccorso e non a circostanze imprevedibili ed urgenti che, sole, potrebbero giustificare l’esercizio del potere di ordinanza ex art. 32 l.n. 833/1978”, così una nota dell’intersindacale Medici della Puglia che rende pubblica una lettera al Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia e alla Direzione dell’ASL DI Brindisi.
“Difatti le questioni emergenziali legate alla pandemia in atto sono già regolate dalla DGR 557 del 6.4.2021, mentre le problematiche dipendenti dallo stress termico e dai colpi di calore sono attualmente gestite dai Medici dell’Assistenza primaria (MMG e Medici di Continuità Assistenziale) nei rispettivi ambiti di attribuzione. Pertanto è illegittima anche la nota attuativa del Dipartimento di Assistenza Primaria dell’ASL Brindisi, prot.n. 68411/2021, la quale è stata, altresì, adottata da organo diverso dal Direttore Generale” continua l’Intersindacale medici Puglia.
“I provvedimenti qui richiamati non definiscono la cornice normativa all’interno della quale dovrebbero svolgersi le prestazioni richieste ai Medici dell’Assistenza primaria e della Continuità Assistenziale (che, in ipotesi, resta sempre l’Accordo Integrativo Regionale) e non vorremmo che l’utilizzo del potere di ordinanza abbia avuto la finalità di scavalcare qualunque confronto con le organizzazioni sindacali.
“Pertanto si invitano le autorità regionali e quelle dell’ASL di Brindisi a ritirare i provvedimenti richiamati ed a convocare immediatamente il CRP il quale dovrà, prendere atto dell’esigenza di non distogliere i MAP e i medici di Continuità Assistenziale dalle loro ordinarie attribuzioni.
Laddove fosse effettivamente accertata una carenza organica all’interno di ben individuati P.S. la contribuzione dei suddetti Medici non potrà che essere su base volontaria e decisamente temporanea. Infatti le aree dell’Assistenza sanitaria di base e della Continuità assistenziale sono normativamente distinte dall’area dell’Assistenza Ospedaliera” conclude la nota dell’intersindacale Medici Puglia.
Ufficio Stampa