TOSCANA – Infermieri al posto di medici, Smi: “In Toscana Asl ci riprovano ma non si risparmia”

TOSCANA – Infermieri al Posto di Medici

REGIONE TOSCANA – Infermieri impiegati al posto di medici del 118 in servizio da 15-20 anni nelle postazioni di medicina di emergenza estive di Marina di Massa (su 24 ore), Marina di Pisa, Marina di Vecchiano, Marina di Castagneto Carducci (su 12 ore) e per i Grandi Eventi e manifestazioni.

Lo prevede una recente delibera dell’Asl Pisana che per potenziare il servizio estivo di Emergenza Territoriale sostituisce i medici 118 con infermieri in attività aggiuntiva e fuori orario istituzionale purché abbiano esperienze: di soccorso su ambulanze e/o auto mediche e idoneità per tali strutture con formazione di supporto vitale di base adulti e defibrillazione semiautomatica (BLSD); di supporto vitale di base pediatrico (PBLS); di supporto vitale avanzato (ALS/ACLS) e rianimazione cardiopolmonare; di supporto vitale al trauma pre-ospedaliero. La reazione dei sindacati alla delibera dell’Azienda Usl Nordovest, area vasta Pisa, non si fa attendere.

Afferma Nicola Marini segretario regionale SMI Toscana: “Sei anni fa la Regione varò una delibera (1231/12) che prevedeva la chiusura di 50 postazioni di 118 ma la dura risposta dei sindacati medici bloccò il progetto, che avrebbe tolto ai cittadini toscani il soccorso d’emergenza del medico, più qualificato e professionale, a bordo di ambulanze ed automediche. Si riprova ora, sostituendo i medici con gli infermieri, con motivazioni diverse, a partire da un presunto risparmio”. Una motivazione che non reggerebbe. “Secondo il progetto regionale, ogni ambulanza medicalizzata verrebbe sostituita da ben due ambulanze infermieristiche e due ordinarie con costi maggiori ed abbassamento della continuità e del livello assistenziale per i cittadini”, dice Marini. Ancor più pretestuoso “affermare che manchino i medici di EST visto che la Regione, da anni, ha bloccato i corsi di formazione previsti dalla legge per lavorare nelle ambulanze e i concorsi per le assunzioni”.

SMI è “consapevole sia delle capacità professionali degli infermieri laureati e formati per le emergenze, sia dell’indispensabile integrazione operativa medico – infermieristica. Ma si sente in dovere di riaffermare che la distinzione di ruoli, funzioni e ambiti deriva da diversi percorsi e anni di studio, da differenti livelli professionali, da diverse responsabilità legali”. Tanto più che “la riorganizzazione è stata preparata senza consultare i sindacati dei medici 118”.

Irrazionale poi la previsione della delibera “di far lavorare i medici del Ps nello stesso turno sul territorio con le auto mediche, creando condizioni insostenibili per gli operatori, situazioni altamente rischiose per i pazienti, disfunzioni per le Centrali Operative, in violazione delle più elementari norme sulla sicurezza del lavoro e delle regole di garanzia igienico – sanitaria”. Marini per SMI chiede un tavolo tecnico Regione – sindacati per il “Riordino della Emergenza Sanitaria Territoriale in Toscana”. Lo stesso tavolo “promesso a dicembre 2017 e mai tenuto”.

FONTE: doctor33.it