Comunicato Stampa
Covid 19: “La Regione Veneto smetta di demonizzare la categoria dei medici!
Piena disponibilità a effettuare in forma volontaria i tamponi ai cittadini”
Dichiarazione di Liliana Lora, Segretario Regione Veneto Sindacato Medici Italiani (SMI)
Vicenza, 31 genn. – “Le dichiarazioni di Luciano Flor, direttore generale della Sanità della Regione Veneto demonizzano, ingiustamente, la categoria dei medici di medicina generale” così Liliana Lora, Segretario Regione Veneto, Sindacato Medici Italiani (SMI) risponde al numero uno della sanità veneta.
“Basterebbe attenersi all’ultima evoluzione della pandemia per capire quale sia il ruolo della medicina generele. In Veneto, infatti, vi sono stati 15.631 nuovi casi nel fine settimana, in totale da inizio pandemia 1.134.997 contagi e 36 vittime. I ricoveri ospedalieri sono stati 1779 ordinari, oltre ai 182 in terapia intensiva. Vorremmo chiedere al direttore generale della Sanità della Regione Veneto ma gli altri malati chi li prende in cura?”.
“La nostra disponibilità nel contrasto alla pandemia non è stata mai in discussione ed è stata piena e completa. Mai abbiamo fatto ricorso contro l’esecuzione volontaria dei tamponi che, tra l’altro, sono regolati d’accordo sindacale nazionale, così come abbiamo assicurato tutto il nostro sostegno alla campagna vaccinale. Notevoli problemi, invece, abbiamo riscontrato al livello regionale nelle procedure organizzative dell’effettuazione dei tamponi”.
“Vorremmo ricordare a tutti che gli studi medici di medicina generale non sono tamponifici o centri vaccinali, curano anche tutte le altre patologie che attualmente non trovano risposte nelle sedi ospedaliere, oberate, purtroppo, dall’attività COVID”.
“I medici di famiglia hanno pagato un grande tributo di vite in questa pandemia, siamo stati in prima linea spesso senza DPI e tutele, per queste ragioni non siamo più disponibili a pagare le inefficienze del servizio sanitario regionale; né tanto meno siamo disposti a diventare vittime sacrificali di politiche sanitarie inefficaci. I medici chiedono di essere ascoltati per poter svolgere al meglio il loro ruolo per la salute dei cittadini” conclude Lora.
Ufficio Stampa