Comunicato Stampa FIMEUC – 18.01.2019

Comunicato Stampa FIMEUC – 18.01.2019:

“Bene l’emendamento al Decreto Semplificazione sulla Medicina di Emergenza. Ma nessuna rinuncia alla specializzazione”
Dichiarazione di Fabiola Fini Presidente della FIMEUC (Federazione Italiana Medicina di Emergenza-Urgenza e delle Catastrofi)

Roma 17 Gen. 2019 – 

“La FIMEUC sostiene che la specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza, istituita con decreto ministeriale 118/2006, resta il requisito essenziale per l’accesso ai concorsi, ma l’attuale grave situazione di carenza di laureati in medicina, il ristretto numero di posti di specializzazione, l’elevato numero di pensionamenti in progressivo incremento ha determinato una situazione insostenibile dal punto di vista dell’esigibilità e delle prestazioni; per queste ragioni l’emendamento, proposto dalla maggioranza che sostiene il governo, al Decreto Semplificazione, in discussione al Senato, trova una sua motivazione pratica ed una necessaria condivisibilità” ha dichiarato Fabiola Fini, Presidente della FIMEUC.

“Il Coordinamento Nazionale della FIMEUC, da sempre ha promosso la figura del medico unico dell’emergenza che svolge la sua attività in tutte le articolazioni dell’emergenza ospedaliera e pre-ospedaliera, auspica che gli effetti dell’emendamento si applichino anche all’attività dell’emergenza territoriale. Permane la necessità che il superamento del concorso debba essere completato da un debito formativo nei successivi 5 anni con il conseguimento della specializzazione in Emergenza Urgenza, in modalità sovranumeraria non retribuita e senza interruzione di servizio. Tale misura risponde solo parzialmente al deficit di medici necessari al funzionamento dell’intero sistema dell’emergenza ma risolve contestualmente un aspetto giuridico di chi già opera nel sistema da anni, garantendo il mantenimento dei LEA in emergenza”, continua la nota.

“Rimane, prioritario l’incremento delle borse di studio annuali nella specialità con il coinvolgimento delle reti delle università e degli ospedali di riferimento”, conclude Fini.

L’Ufficio Stampa SMI – ufficiostampa@sindacatomedicitaliani.it