Comunicato Stampa – puglia_pazienza

Comunicato Stampa
Ricetta dematerializzata: bene il sì della Regione Puglia

Dichiarazione di Francesco Pazienza, Segretario Regionale SMI Puglia

Bari, 23 dic.- “Il Sindacato Medici Italiani accoglie con soddisfazione la notizia dell’ emendamento approvato in sede di Consiglio Regionale, presentato dal vice presidente Raffaele Piemontese e dalla Consigliera Lucia Parchitelli, per cui a partire dal 1° gennaio 2023 e in modo continuativo la Puglia, prima Regione in Italia ad adottare un provvedimento in modo definitivo riguardo la ricetta medica dematerializzata, garantirà ai medici pugliesi la possibilità di trasmettere a mezzo posta elettronica, via sms o tramite identificativo comunicato telefonicamente, i dati della ricetta ai propri assistiti che, dietro presentazione della tessera sanitaria, potranno ritirare il farmaco prescritto” così Francesco Pazienza, Segretario Regionale SMI Puglia.
“Sarebbe stato incomprensibile, nel mentre si parla di digitale e di telemedicina, il ritorno alla ricetta cartacea da acquisire nello studio del medico. Si è così scongiurato, anche nella nostra Regione, il ritorno alla ricetta cartacea. Un salto indietro che ci avrebbe fatto tornare alle lunghe attese presso gli studi medici così da sprecare l’occasione, creata dalla pandemia, di semplificazione delle procedure e di parziale riduzione della esasperante burocrazia che grava sul lavoro dei medici e riduce, di fatto, il tempo da dedicare ai pazienti, a partire da quelli più fragili”.
“Burocrazia che impegna il 73% del tempo di lavoro dei medici e produce i suoi effetti anche sulle liste d’attesa ove oltre il 50% delle richieste sono volte al rinnovo dei piani terapeutici per farmaci e dei presidi sanitari (pannolini, cateteri e quant’altro) per pazienti cronici che continuativamente fruiscono di tali prestazioni.
Bisogna dire basta ad un sistema sanitario malato perché caratterizzato da burocrazia che genera altra burocrazia! Alla politica chiediamo grande attenzione sugli annosi problemi che affliggono la sanità”.

Ufficio Stampa