Comunicato Stampa – intersindacale_Puglia_110323

Comunicato Stampa
Utilizzo dei fondi residui per i medici e accordo integrativo regionale di medicina generale
Nota dell’Intersindacale Medici Puglia (FP CGIL medici – SIMeT -SMI – SNAMI – UGS medici)

Bari, 11 mar. – “L’Intersindacale Medici Puglia non ha condiviso la scelta della FIMMG di abbandonare il tavolo della delegazione trattante per il rinnovo dell’Accordo Integrativo Regionale (A.I.R.)” così Nota dell’Intersindacale Medici Puglia, FP CGIL medici – SIMeT -SMI – SNAMI – UGS medici.
“Tra l’altro le motivazioni addotte nulla hanno a che fare con il rinnovo dell’AIR che rischia di essere rimandato sine die con grave danno per i medici e per le legittime istanze degli stessi. Quello dell’utilizzo dei fondi residui è un falso problema. Innanzitutto non riguarda i medici che già percepiscono indennità di associazionismo semplice, complesso e per personale di studio come gli stessi medici hanno potuto constatare sul proprio cedolino stipendiale. La sospensione, in attesa della ricognizione dei fondi, riguarda le nuove richieste di indennità”.
“Stigmatizziamo, inoltre, il contenuto di un comunicato da parte della organizzazione sindacale maggioritaria, che appare come il tentativo di strumentalizzare la corretta disposizione imperativa alle ASL dell’Assessorato alla salute  che vuole fare chiarezza sulla quantificazione e utilizzo delle risorse disponibili relative ai “Fondi Residui” cioè dei fondi che la regione ha stanziato e che le ASL non hanno, colpevolmente, speso. Ci chiediamo, inoltre, come mai non hanno vigilato i componenti dell’Ufficio Aziendale delle Cure Primarie, tutti appartenenti al sindacato maggioritario FIMMG”.
“L’utilizzo di tali fondi crea, tra l’altro, conflitto tra l’AIR vigente e il pessimo Accordo Collettivo Nazionale vigente voluto e convintamente firmato dalla FIMMG che, essendo sindacato maggioritario, ha costretto i sindacati minoritari ad una firma tecnica per evitare di aggiungere ai danni dell’accordo nazionale anche i danni di eventuali accordi decentrati. Vale in questi casi il detto che chi è causa del suo mal pianga sé stesso”.
“Riteniamo, comunque, che ove si possano impegnare tali fondi si assegnino prioritariamente in personale di studio ( collaboratori ed infermieri ) per tutti quei medici che non usufruiscono di alcun incentivo e solo successivamente per incrementare gli incentivi a tutti i medici compresi quelli che già li percepiscono. Ciò comporterebbe un livello di organizzazione più omogeneo su tutto il territorio regionale utile ai medici per meglio far fronte all’esasperante burocrazia e per valorizzare il ruolo clinico del medico pronto a dedicarsi ai compiti propriamente istituzionali quali prevenzione, cura e terapia”.
“Non vogliamo dar credito a voci che tutta questa agitazione risponda ad esigenze per prossimi appuntamenti elettorali ( Ordine dei Medici ) perché riterremo davvero grave sacrificare le legittime richieste di una categoria agli interessi di alcuni.
Per le considerazioni sopra esposte non parteciperemo alla manifestazione indetta da FIMMG per il 1 aprile; non ci piace prendere in giro i colleghi, purtroppo non correttamente informati anche se basta leggere l’ACN vigente, con un pesce di aprile che consideriamo di pessimo gusto”.

Ufficio Stampa