Comunicato Stampa
Medicina Penitenziaria: proclamato lo stato di agitazione in difesa dei diritti dei medici e della democrazia sindacale.
Dichiarazione di Michele Tamburini, Segretario Regionale Emilia Romagna
Sindacato Medici Italiani (SMI)
Bologna, 18 apr. – “Abbiamo chiesto, con una lettera, al Prefetto di Bologna, all’Assessore Regionale alle Politiche per la Salute, alla Commissione di Garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali notizie in merito all’intenzione, di cui siamo venuti a conoscenza, della Regione Emilia-Romagna, di adottare una delibera regionale in merito all’Accordo Integrativo Regionale (AIR) per il Settore della Medicina Penitenziaria nell’ambito della Medicina Generale, nonostante che lo SMI non sia stato convocato presso il Comitato Regionale che disciplina l’AIR” così Michele Tamburini Segretario Regionale Emilia Romagna dello SMI.
“Senonché, non senza stupore, abbiamo appreso che la Regione Emilia Romagna sta proseguendo l’iter di approvazione della deliberazione, senza aver previamente convocato il Comitato Regionale e, quindi, senza la partecipazione del Sindacato Medici Italiani, nonostante esso rappresenti nel Settore l’unico Sindacato negli Istituti Penitenziari di Parma”.
“Vorremmo sottolineare che fino ad oggi per i medici di medicina penitenziaria non sono stati quantificati gli aumenti dei carichi di lavoro tra i diversi istituti penitenziari, non sono stati riconosciuti gli stessi incentivi come negli altri settori, non viene prevista nessuna tutela legale, né tanto meno si parla di sicurezza delle sedi.
“Tutto questo è intollerabile e rischia di gettare ulteriore disagio sui medici e di riflesso sull’intero servizio, provocando una migrazione in altri settori sanitari meno impegnativi sia in ordine di professionalità che di sicurezza personale, cui conseguirà di certo il decadimento delle condizioni sanitarie dei detenuti”.
“Sulla base di queste motivazioni richiediamo l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione previste dalla normativa e, pertanto, invita e si diffida l’Assessore alla Sanità della Regione, in ragione dei poteri a lui attribuiti dal comma 3° dell’art. 11 cit., a convocare il Comitato Regionale, al fine di consentire allo SMI di prendere parte ai lavori che ineriscono alla delibera che varerebbe l’AIR per la medicina penitenziaria e di far valere le proprie posizioni, come d’uopo in seno ad una istituzione democratica”.
“Trascorsi i termini previsti dalla legge, a tutela dei propri iscritti il Sindacato Medici Italiani, metterà in atto ogni legittima forma di tutela e di protesta fino ad individuare e comunicare le date e le modalità di eventuali scioperi”.
Cliccando qui il link alla copia della lettera
Ufficio Stampa