Comunicato Stampa
Fermiamo la desertificazione della sanità calabrese: il caso dell’ospedale di Paola
Dichiarazione di Cosmo De Matteis, Presidente Nazionale Emerito Sindacato Medici Italiani (SMI)
Cosenza 21 giu.- “I recenti dati dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) sulla classifica dei peggiori ospedali in Italia sono un pugno nell’occhio per tutti i cittadini calabresi perché l’ospedale di Cosenza risulta essere il peggiore nosocomio di tutto il Paese” così Cosmo De Matteis, Presidente Nazionale Emerito dello SMI.
“La classifica di Agenas tiene conto dei tempi di attesa per gli interventi oncologici, e in questo ambito alcuni ospedali sono risultati peggiori rispetto ad altri. Allo stesso modo, la presenza di macchinari obsoleti spesso si riflette in statistiche peggiori riguardo ai tempi di diagnosi e ai risultati delle stesse; in Calabria queste condizioni sono riscontabili in molte aree della regione”.
“Da tempo denunciamo queste le carenze, che sono strutturali del sistema regionale sanitario calabrese, che persiste ad essere in perenne affanno. Questa situazione che prosegue da anni sta causando tra i cittadini rabbia ed apprensione tra l’indifferenza della maggior parte della politica.
In questo contesto s’inserisce la diatriba trentennale tra Paola e Cetraro; ma non si risolve con la competizione tra i Comuni le deficienze della sanità. Occorrerebbe, invece, costruire due poli sanitari, uno medico e l’altro chirurgico per rispondere al bisogno di salute dell’intera aerea, evitando di tirare la coperta da una parte all’altra perché risulta, stando le scelte di politica sanitaria della Regione e del Governo, troppo corta”.
“Diciamo basta a questo stillicidio della sanità calabrese che ha un’ulteriore Spada di Damocle nella scellerata scelta dell’autonomia differenziata che traccerà un solco nella uniformità dell’erogazioni sanitarie nel nostro paese. Non abbiano più tempo!”.
Ufficio Stampa