Comunicato Stampa:
Coronavirus: decreto che stanzia risorse per il SSN
“Risorse e scelte strutturali per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale”
Nota Stampa della Segreteria Nazionale del Sindacato Medici Italiani
Roma, 9 marzo – “Bene le nuove misure e i nuovi investimenti che dovranno essere integrati qualora non bastassero, a costo di innalzare ulteriormente il deficit con l’Europa” così, in una nota stampa, la Segreteria Nazionale del Sindacato Medici Italiani commenta il decreto in discussione questa settimana alla Camera che prevede circa un miliardo di euro, tra i 7,5 miliardi di euro complessivamente destinati, per misure straordinarie a favore del sistema sanitario nazionale e per rispondere all’emergenza coronavirus.
“Siamo d’accordo che il decreto preveda prestazioni dai privati per far fronte all’emergenza sanitaria, ma bisogna stare molto attenti a verificare il tipo di prestazioni, la qualità di esse e pretendere che il personale delle strutture private venga assunto secondo contratti vigenti”.
“Positivo, il nostro giudizio sugli incentivi per i medici dipendenti, ma questa situazione mette in evidenza anche le criticità dello status giuridico del medico convenzionato con il SSN (necessiterebbe forse prenderlo nuovamente in considerazione). Il medico convenzionato con il SSN è di fatto un libero professionista e in questo caso si sente poco tutelato, tanto che risulta essere escluso dalle misure di sostegno previste dal governo per i lavoratori autonomi”, continua la Nota dello SMI.
“Questa emergenza epidemiologica può essere l’occasione del varo di misure strutturali come l’istituzione della scuola di specializzazione nazionale di medicina generale, superando la frammentazione della formazione regionale e avviando così alla professione decine migliaia di nuovi medici di medicina generale”.
“Chiediamo di fronteggiare questa fase anche con un aumento del monte ore per la specialistica ambulatoriale e per i medici dei servizi negli ambiti distrettuali.
I circa 7000 contagiati al virus in Italia stanno mettendo in ginocchio un Paese intero; quindi è giusto prevedere il commissariamento delle regioni, in base all’articolo 120 della Costituzione, che non siano capaci di applicare le misure governative. Questa malaugurata crisi deve trasformarsi in un cambiamento positivo, portare ad un ripensamento sul federalismo in sanità, alle politiche di tagli che tanto male hanno fatto al Servizio Sanitario Nazionale ed essere l’occasione per aprire una stagione positiva di assunzioni per i medici e i sanitari in tutto il Paese. Questi investimenti diventino strutturali per il rilancio della sanità nel nostro Paese e non siano solo legati a questa urgente necessità!” conclude la nota del Sindacato Medici Italiani.
L’Ufficio Stampa SMI