Comunicato Stampa:
Coronavirus: misure emergenziali per medici in formazione
“Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute
e al Ministro dell’Università e della Ricerca”
di Delia Epifani, Responsabile Nazionale
Formazione e Prospettive del Sindacato Medici Italiani
Roma, 12 marzo – “Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 09.03.2020 è stato stabilito che fino al 03.04.2020 sono sospese “le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore”, mentre “sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie”.
“Come Area Formazione del Sindacato Medici Italiani, pur essendo consapevoli dell’importanza attribuita come professionisti dal Governo ai medici specializzandi e corsisti e pur riconoscendo l’imperativa necessità in questo momento storico di collaborare al mantenimento del SSN e al contenimento dell’emergenza, riteniamo fondamentale rammentare l’estrema necessità di DPI di cui anche i medici in formazione sono sprovvisti. In un contesto come quello che stiamo vivendo, infatti, la presenza dei DPI deve essere garantita a tutti i medici che si trovano a contatto con pazienti potenzialmente infetti, sia per preservare l’incolumità dei medici stessi che per evitare di diventare vettori del virus. È chiaro che questo discorso vale per tutti i medici, a prescindere dal loro contratto professionale o formativo. Siamo consapevoli che, partendo dalla razionalizzazione delle risorse, come ben sappiamo esigue, si crei un ordine di priorità nella ricezione dei DPI. Per questo, quindi, reputiamo opportune delle modifiche emergenziali e temporanee per i due percorsi formativi”.
“In particolare, per gli specializzandi, riteniamo essenziale la fornitura dei DPI per poter continuare a svolgere la loro professione all’interno dei presidi ospedalieri, professione che è di carattere “assistenziale” come previsto dagli Artt. 37-38 del D. Lgs 368/99 e s.m.i.
“Per i corsisti, invece, riteniamo utile, qualora dovesse persistere l’assenza di fornitura di DPI, la sospensione delle attività pratiche, in virtù del fatto che il loro tirocinio si configura come “attività clinica guidata”, come previsto all’Art. 26 co.2 del D. Lgs 368/99 e s.m.i.. I corsisti, quindi, qualora continuassero a frequentare i presidi ospedalieri senza DPI avrebbero maggior rischio di contagio, a fronte di un minor vantaggio formativo e generando solo un minimo supporto assistenziale, sia per i limiti imposti dal loro differente inquadramento legislativo rispetto a quello degli specializzandi, sia per l’impossibilità di ottenere una esperienza specialistica nei reparti in cui svolgono il tirocinio stesso; infatti tale competenza richiederebbe una curva di apprendimento di anni, e non certo di alcuni mesi. A ciò si va ad aggiungere la riorganizzazione di alcuni presidi ospedalieri a seguito dell’emergenza, che ha comportato la sospensione delle attività ambulatoriali programmate e, quindi, l’impossibilità di usufruire di un’opportunità formativa importante per il corsista”.
“Sarebbe auspicabile, inoltre, che tale periodo di astensione dalle attività pratiche non venga decurtato dai giorni di assenza giustificata, a parziale deroga del D. Lgs. 368/99 art. 24 e s.m.i., fermo restando l’obbligo di raggiungere il monte ore complessivo previsto dalla normativa vigente; riteniamo infatti che nell’attuale periodo di grave carenza di medici formati vada evitato ogni ritardo nella conclusione del triennio formativo”.
“Menzione a parte merita poi l’inizio delle attività formative per i medici che dovrebbero iniziare il CFSMG a breve. Tra questi, come previsto dalla normativa, ci sono alcuni laureati che non hanno ancora potuto sostenere l’esame di abilitazione. Riteniamo che, in un contesto emergenziale, sia opportuno far iniziare il corso solo ed esclusivamente per ciò che concerne l’attività teorica, in modo da non incorrere in problemi di tipo assicurativo e non esporre a inutili rischi di contagio i colleghi che potranno recuperare le ore di tirocinio perse in un momento più consono”.
“Per tutti i corsi, inoltre, riteniamo fondamentale la sospensione delle attività teoriche frontali e l’adozione di modalità di apprendimento a distanza, al fine di evitare assembramenti, come previsto dalla normativa vigente. Certi della collaborazione dei vostri Ministeri in un momento così duro per il nostro Paese, vi porgiamo cordiali saluti”.
L’Ufficio Stampa SMI