Comunicato Stampa:
“Vittorio Demicheli, epidemiologo dell’ATS di Milano si dimetta!”
Dichiarazione di Enzo Scafuro, Segretario Regionale Sindacato Medici Italiani della Lombardia.
L’esperto, dottor Vittorio Demicheli, epidemiologo dell’ATS di Milano dirigente sanitario e componente della Unità di crisi del governatore Attilio Fontana, in una intervista fatta al Corriere della Sera di oggi, ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, quanto pericolose e fuori luogo siano le comunicazioni quando vengono rilasciate da medici che non sono presenti a lavorare in prima fila e sul territorio.
Dove era l’Esperto epidemiologo quando manifestavamo sulla inconsistenza e sull’assenza di dispositivi di sicurezza a disposizione dei Medici di Famiglia e degli operatori tutti? Eppure, sostiene in un impeto e come per grazia ricevuta, che tali presidi devono essere elargiti in abbondanza.
Essendo dirigente dell’ATS di Milano sarà sicuramente a conoscenza dei ridicoli, tardivi, inutili ed inconsistenti e spesso umilianti presidi di sicurezza destinati ai Medici di medicina Generale, proprio nel momento in cui il rischio di contagio, anche a Milano, si faceva più importante e tutti, tranne che l’esperto epidemiologo, avevamo già in anticipo capito che sarebbero aumentati i contagi, i ricoveri, e le morti.
Ricordiamo all’esperto epidemiologo, che elargisce anche indicazioni su come organizzare l’assistenza sul territorio, che nessuna assistenza sarà effettivamente possibile se non mettendo in completa sicurezza i medici.
Era distratto l’esperto epidemiologo quando non sono state prese iniziative più stringenti per ridurre il contagio? Non era forse meglio bloccare in tempo i mercatini rionali e quelli all’aperto? Non era facile immaginare che riducendo il numero delle corse dei treni della metropolitana milanese si avrebbero avuto treni più affollati?
Vogliamo assicurare l’esperto e distratto epidemiologo che i medici di medicina generale sono impegnati fin dall’inizio, con pochi mezzi protettivi e con aumentato rischio e a prezzo della propria vita, come dimostrano le recenti cronache, nell’opera di ascolto e di educazione sanitaria verso la popolazione, nel controllo delle altre patologie non direttamente collegate al coronavirus e nel seguire i pazienti cronici , PIC, presi in carico da altre strutture; continuiamo così ad impedire il ricorso improprio al PS, cercando di alleggerire il lavoro straordinario dei colleghi ospedalieri, di pazienti impauriti e confusi da notizie fantasiose e fuori da ogni realtà, come alcune interviste. Per noi il paziente non può essere considerato solo un numero utile per statistiche.
L’epidemiologo però si ostina a predisporre un portale nella ATS Milano molto complicato, e poco pratico e difficile da gestire dal medico di medicina generale.
Crediamo che l’esperto epidemiologo starà prendendo in considerazione la opportunità di dare le sue dimissioni come dirigente sanitario dell’ATS di Milano e di lasciare, visti i risultati, l’Unità di crisi sanitaria della Regione Lombardia.
L’Ufficio Stampa SMI