Comunicato Stampa:
SARS-CoV-2: “Aiutiamo i medici del 118 della Regione Marche”
Dichiarazione di Alessandra Moraca
Vice Presidente FVM Marche
Ancona, 25 aprile – “Il Servizio Salute della Regione Marche ha convocato il 23 aprile ultimo scorso, i sindacati del settore per discutere anche della stabilizzazione del personale precario. Da tempo i sindacati rivendicano la carenza cronica di personale nelle diverse realtà sanitarie della Regione; l’emergenza per il SARS-CoV-2 ha evidenziato in maniera inequivocabile che tale condizione non può protrarsi oltre” ha dichiarato Alessandra Moraca, Vice Presidente FVM Marche.
“La FVM (Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti Sanitari) delle Marche, che si è resa disponibile a valutare quanto proposto dalla Regione Marche per ciò che concerne la stabilizzazione dei medici-veterinari, ha richiesto un impegno stringente di deliberare anche in merito alla vicenda dei colleghi del 118 che a tutt’oggi aspettano di passare alla dipendenza”.
“Nel dicembre 2019 il Consiglio Regionale, infatti, ha approvato la mozione 543 al fine di ottimizzare l’utilizzo del personale sanitario operante nel settore dell’emergenza urgenza, per poter dare la possibilità ai colleghi dl 118 di passare alla dipendenza”.
“Durante l’emergenza coronavirus il sistema del 118 ha evidenziato l’importanza del ruolo che riveste come anello di congiunzione tra il territorio e l’ospedale. Ha altresì dimostrato che l’integrazione tra il personale del 118 ed il territorio è indispensabile al fine di garantire la massima continuità delle cure ai pazienti in fase di emergenza-urgenza”.
“Rendere omogenea la posizione lavorativa di questi medici ridurrà ulteriormente la frammentazione tra il territorio e l’ospedale, tutelando i medici dell’emergenza preospedaliera e rendendo più uguali i diritti e i doveri dei medici che operano nella nostra regione al fine di migliorare ulteriormente il servizio offerto ai cittadini”.
“Questo è il momento storico più adatto per sanare questa discrepanza che si protrae ormai da tempo e sarebbe un riconoscimento per chi ha svolto ogni giorno il proprio lavoro con dedizione, mettendo a rischio la propria vita” conclude Moraca.
L’ufficio Stampa SMI