Comunicato Stampa:
Coronavirus: l’urlo dei medici e del personale del Pronto Soccorso di Civitanova Marche
Lettera aperta agli organi di stampa di Antonino Russo
Segretario Regionale Sindacato Medici Italiani Marche
Responsabile Aziendale F.V.M Medici.
Ancona, 4 maggio – “Gentile direttore, basta giocare con la salute e la vita dei pazienti e degli operatori sanitari, dei medici, degli infermieri degli OSS, del personale delle pulizie. Abbiamo già dato con un gran numero di personale contagiato e ancora malato di Covid 19.
Molti esponenti dei partiti, delle istituzioni regionali e locali stanno dichiarando su giornali e sui social, in cerca di consensi, che l’Ospedale di Civitanova non sarà più Covid Hospital, che ritornerà alla normale attività appena pronto l’Ospedale “Astronave” della Fiera Civitanova che accoglierà i primi pazienti che arriveranno da Pesaro-Urbino, poi forse se vi sarà ancora disponibilità di posto, gli altri.
Con la diffusione di queste notizie sta aumentando l’afflusso di pazienti per il Pronto Soccorso “pulito“ nel quale adesso si ritornerà a fare attività “pulita”; peccato però che vi afferiscono anche pazienti sospetti Covid o dimessi da reparti Covid e, non essendoci stanze per l’osservazione, tutti gli spazi servono e sono occupati per il PS COVID, mettendo a repentaglio l’incolumità di pazienti ed operatori sanitari.
I pazienti che arrivano vengono allocati promiscuamente nei pochi spazi a disposizione, non idonei e poi si scopre che uno è Covid positivo tra l’altro paziente portato dal 118 dopo che è stato un giorno e una notte ad aspettare la diagnostica insieme ad altri in attesa o in trattamento e allora dopo la mia segnalazione dell’accaduto e quella di avvertire la Direzione Sanitaria.
Si cerca di rimediare attivando la sorveglianza sanitaria territoriale che contatterà gli altri ignari pazienti che sono stati allocati insieme al paziente positivo, per gli accertamenti dello ‘’sciagurato incidente” se così vogliamo chiamarlo, e noi sanitari che siamo stati in contatto con il paziente senza adeguati D.P.I. per proteggerci in quanto eravamo in turno in P.S. “pulito” , dovremmo misurarci la febbre due volte al giorno e comunicarlo in direzione.
Seguendo questa modalità, forse ci faranno il tampone, ma non capendo che quando arriva la febbre o altra sintomatologia sarai sicuramente già positivo, non c’è bisogno del tampone per la conferma.
I pazienti che arrivano o vengono portati dal 118, che su indicazione della centrale operativa a Civitanova nel P.S. dove poi stazionano ore se va bene, in quanto non c’è la possibilità di eseguire diagnostica urgente a letto per i più gravi, a causa del fatto che i presidi mobili sono usati per i pazienti Covid positivi quindi sporchi.
La radiologia pulita, inoltre, tende giustamente, per tutelare un percorso pulito, a rifiutarsi di fare esami a pazienti che possono essere sospetti; in più c’è d’aggiungere che non c’è la possibilità di effettuare consulenze specialistiche perché i medici specialisti dei vari reparti vengono utilizzati per gestire i ricoverati Covid+ e altri medici dell’ospedale non si capisce perché vengono spostati a Macerata dove saranno in sovrannumero in quanto ci sono già organici completi, mentre nel P.S., nel P.S. Covid e nella Medicina D’Urgenza non si riescono a coprire i turni.
Fino adesso i turni sono stati coperti con grande sacrificio di tutti noi e con il supporto di altri due colleghi che ora sono stati richiamati nei loro reparti. Adesso si pretende che di notte un solo medico del P.S. finora si era sempre in due si occupi di due reparti ad alta intensità di cura contemporaneamente la Medicina d’Urgenza e il PS Covid dove continuano ad affluire pazienti a tutte le ore.
Con la chiusura a breve della rianimazione per usare il personale per l’ospedale “Astronave” non avremo nemmeno più il loro supporto per i pazienti più critici della Medicina D’Urgenza, forse per restare in tema di fantasia pensano che tra i D.P.I. e pseudo D.P.I. che ci vengono messi a disposizione sono comprese le ali o qualche ologramma che ci sdoppia?
Adesso cominciano a scarseggiare anche i D.P.I. io stesso a mia insaputa ho indossato una tuta bella colorata erano le uniche a messe a disposizione , ed ho effettuato il turno in P.S. Covid con quella per poi scoprire che non era idonea a proteggermi. Prima, per entrare nei reparti Covid, per essere sicuri, bisognava vestirsi con tuta idonea e conforme con cappuccio, sotto il copricapo, mascherina, occhiali, calzari e doppi guanti, adesso bastano dei camici chirurgici girocollo che pero hanno il marchio C E o delle tute a colori che non si sa a cosa servano, sicuramente non a lavorare protetti adeguatamente a stretto contatto con pazienti positivi ma forse i D.P.I a norma li tengono da parte che servono per l’Astronave, o forse perché’ sta arrivando il caldo e staremo più comodi anche il virus speriamo sarà distratto dalla bella stagione e sarà più clemente con noi che dopo due mesi di lavoro al limite della sopportazione e con diversi infermieri e operatori contagiati siamo allo stremo.
Qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di quanto accade.
Adesso basta di raccontare favole sui giornali, con dichiarazioni che non corrispondono alla verità, d’altronde quelli che tutti i giorni sono sui giornali e social a parlare di quello che succede o succederanno sono mai stati qui a vedere quale è la realtà né il Sindaco, né il Presidente della Regione e altri Politici vari, a loro interessa solo il dibattito Astronave sì o no, nemmeno i vari Direttori dell’Azienda si sono mai visti tranne che per qualche parata all’ “esterno” del P.S., con forze dell’ordine e le autorità che vengono a dimostrare la loro solidarietà cosi appaiono sui media, grazie.
Loro gestiscono tutto da lontano dietro ad un tavolo con il pc che sicuramente non è Covid positivo.
Vi è stata una sporadica apparizione di una dirigente che è per redarguire, in modo minaccioso, il personale che preoccupato della situazione cercava di proteggersi indossando la mascherina . Altri ci hanno provato più velatamente, con il risultato di un’infermiera finita intubata in rianimazione e altro personale contagiato. Per quanto riguarda la carenza di D.P.I. cosa hanno fatto per procurarli? Niente, aspettano con la scusa che non se ne trovano.
”Si deve ricordare che il datore di lavoro è responsabile dell’incolumità dei suoi dipendenti e che lo scudo sulla responsabilità penale degli amministratori non è stato approvato” . Forse volendo impegnandosi a cercarli la possibilità di trovarli c’è ,il sindacato di cui sono orgoglioso di appartenere e del quale sono il Segretario Regionale , si è fatto carico di acquistare direttamente 100.000 euro di Mascherine kn95 che ha distribuito a propri iscritti in tutta Italia sopperendo per quanto possibile alle carenze delle aziende, che in alcuni casi soprattutto sul territorio li hanno lasciati a mani nude. Sono state fatte importanti donazioni da privati, e cosa e stato acquistato un nuovo Ecografo per la ginecologia che sicuramente e un presidio “necessario e indispensabile “in una situazione di pandemia, ma qualcuno sa cosa serve a chi come noi lavora in P.S. e P.S. Covid ed ha necessita di D.P.I adeguati e conformi per proteggersi dal contagio se l’è posto il problema? Per noi, dopo due mesi di contatto quasi giornaliero con pazienti Covid positivi non è stato nemmeno fatto il tampone solo quelli sintomatici severi o positivi al test sierologico fatto dopo due mesi ed anche qui ultimi tra gli Operatori della regione nonostante primi e unici però per attivazione di P.S e H Covid.
Adesso è ora che chi sbaglia od opera con superficialità paghi per i suoi errori e la superficialità con cui gestisce le situazioni, questa è una denuncia condivisa da tutti i miei colleghi e da tutto il personale del P.S. che da oltre due mesi vive nella paura, chi può lontano dalla sua famiglia, per il timore poterli coinvolgere in situazioni spiacevoli a causa dell’ inefficienza di persone ben pagate che prenderanno pure sicuramente per primi e forse maggiore l’incentivo regionale per il personale di Ospedale Covid senza mai aver visto da lontano nemmeno un paziente, e tornando normalmente a casa quando lasciano la scrivania , senza nessuna preoccupazione.
Dobbiamo aspettare che anche qui a Civitanova ci scappi il sanitario morto, ci siamo arrivati vicino con l’infermiera finita in rianimazione e che per la gioia di tutti si è ripresa, noi l’abbiamo vista in che situazione era , non mi sembra che nessuno di chi di dirige la baracca anzi baraccone perché’ questo è quello che stiamo diventando continuando cosi, sia andato a vedere come stava attaccata ad un respiratore in rianimazione.
Questa è una richiesta di aiuto per noi e per i pazienti ai quali è stato fatto sapere che il Pronto Soccorso di Civitanova è di nuovo funzionale ai loro bisogni di soccorso, anche la centrale Operativa del 118 ultimamente ordina ai Medici dell’Emergenza 118 che accompagnano un paziente a bordo dell’ambulanza che se è accompagnato dal Medico ha sicuramente ha criticità serie di portarlo in un Pronto Soccorso come questo che non ha più ‘’un ospedale pulito “alle spalle e senza possibilità di consulenze specialistiche e di interventi di diagnostica urgente, e a breve nemmeno la Rianimazione. Cosi se arriva un pz. Che necessita ‘ ricovero in Rianimazione se non sarà pure Covid positivo non ci sarà posto per lui sull’Astronave e sarà sballottato in cerca di un posto libero chissà dove.
Continuando così sicuramente ci saranno presto delle defezioni da parte del personale che stremato e non sicuro della propria incolumità, se non si ammala di Covid si ammalerà di qualche patologia psicologica.
Nella speranza che tutto finisca presto e qualcuno risponda e risolva al più presto. Con la riserva di adire per vie legali per garantire la sicurezza di tutti.
L’ufficio Stampa SMI