Comunicato Stampa:
Indagine sierologica anti Covid:
“Coinvolgere i medici di medicina generale di tutto il Paese”
Dichiarazione di Pina Onotri
Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI)
Roma 12 giugno – “Per l’indagine sierologica predisposta dal Ministero della Salute sul campione di 150 mila persone per individuare gli anticorpi al Covid sono arrivate solo delle comunicazioni molto generiche agli studi medici, nel caso che propri pazienti vengano scelti per l’indagine. Fatto sta che i medici di medicina generale non sono stati coinvolti in maniera attiva, ma semplicemente informati” così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani, in una dichiarazione, commenta l’andamento dell’indagine sierologica in corso in tutto il Paese.
“Queste informazioni, tra l’altro, non sono arrivate in maniera capillare a tutti i medici italiani; stimiamo che la notizia sia giunta solo al 10 % dei MMG”.
“C’è d’aggiungere, continua Onotri, che, fatto strano, non siamo stati interpellati su quale tipologia di pazienti da noi assistiti, dovesse essere sottoposta, seconda la nostra valutazione, all’indagine sierologica”.
“I medici di medicina generale andrebbero coinvolti in tutto il Paese in modo uniforme (da nostre fonti, in Veneto è possibile, ma in Calabria no) per mettere a disposizione, dell’indagine sierologica la conoscenza delle patologie dei pazienti e realizzare una vera condivisone tra medicina del territorio e strumenti di rilevamento per la prevenzione del rischio causato dal coronavirus”.
L’Ufficio Stampa SMI