Comunicato Stampa – Partito il Tavolo Tecnico Regione Marche per il Passaggio a Dirigenza del Medico 118 Convenzionato

Comunicato Stampa:
Partito Il Tavolo Tecnico Regione Marche per il Passaggio a Dirigenza del Medico 118 Convenzionato
Nota Stampa del Sindacato Medici Italiani Marche

Ancona, 10 agosto. “È formalmente partito qualche giorno fa il tavolo tecnico regionale per la realizzazione di un documento condiviso tra Ufficio Salute Marche e tutte le Rappresentanze Sindacali della Dirigenza Medica e della Medicina Convenzionata con la finalità di permettere, in tempi certi, il passaggio a dirigenza dei medici 118 convenzionati della Regione”, lo rende noto una nota stampa del Sindacato Medici Italiani (SMI) delle Marche.

Numerosi gli esponenti delle rappresentanze sindacali della Dirigenza Medica e Veterinaria e della Medicina Convenzionata Regionali presenti all’incontro convocato dall’Ufficio Salute della Regione Marche alla presenza del Direttore dell’Ufficio Salute Regione Marche, dr.ssa Lucia Di Furia che ha aperto l’incontro presso la Sala di Palazzo Raffaello ad Ancona illustrando le finalità dell’incontro e del lavoro del tavolo riconoscendo pubblicamente la sollecitazione urgente della convocazione del tavolo alla dr.ssa Alessandra Moraca, Vice Presidente FVM Marche.

La dr.ssa Moraca ha riassunto i vari passaggi che hanno portato alla convocazione urgente del tavolo, tale esigenza era scaturita in seguito alla convocazione dei sindacati da parte della Regione Marche per la premialità COVID e per la stabilizzazione del personale della Dirigenza Medica e Veterinaria. Nel corso di quegli incontri Moraca evidenziò il problema dei medici 118 convenzionati erano stati “dimenticati” anche in quest’occasione quando sarebbe stato opportuno, a fronte del lavoro che avevano svolto per l’emergenza COVID poterli premiare non solo con somme di denaro, ma riconoscendo la loro professionalità con il passaggio a dipendenza che da tempo chiedevano. Tutte le rappresentanze sindacali della dirigenza medica espressero la volontà di dare risposte improrogabili al riconoscimento della dirigenza medica ai medici 118 convenzionati operanti sul territorio”.

Fabiola Fini, Vice Segretario Nazionale SMI Dirigenza e Segretario Organizzativo e Tesoriere SMI Marche nel corso dell’incontro ha ribadito con forza la necessità del passaggio immediato a dirigenza dei medici 118 convenzionati attualmente operanti sul territorio regionale lasciando l’opzione di scelta a chi vorrà rimanere convenzionato. “Il DPR 27 Marzo 1992 ha sancito la nascita del Sistema 118 prevedendo medici della Medicina Generale (ex guardia medica) formati con un corso di 300 ore ed il conseguimento dell’attestato di idoneità all’esercizio dell’emergenza territoriale. Con la legge 299/99, articolo 8-1bis, è stato concesso alle Regioni di ampliare la pianta organica deli servizi territoriali permettendo ai medici convenzionati in attività presso 118 e con 5 anni di anzianità, previo esame di idoneità, di passare alla dipendenza. Più volte il SMI ha sollecitato la necessità di procedere al passaggio a dirigenza dei medici 118 convenzionati nella nostra regione, rendendosi conto della criticità della situazione ma purtroppo le logiche regionali sono state altre”.

“Nei tempi successivi, cessata la vigenza della 299/99, non è stato possibile adire alla dipendenza creando di fatto discriminazioni non accettabili, tra medici operanti nello stesso sistema, con gli stessi obblighi ma differenti retribuzioni e tutele, abbiamo bisogno, ribadisce Fabiola Fini, Vice Segretario Nazionale SMI e Segretario Organizzativo SMI Marche, di risposte concrete immediate, opportuni riconoscimenti giuridici, normativi, economici, e garanzie di carriera, ma soprattutto uno strategico miglioramento dell’organizzazione dei servizi sanitari del soccorso o il rischio sarà assistere anche al progressivo abbandono del personale medico attuale, con il pericolo che il sistema di Emergenza pre ospedaliero ed ospedaliero venga ad essere profondamente debilitato e reso insufficiente, non solo negli eventi epidemici o catastrofici, ma anche nelle attività di soccorso quotidiane abituali. Il SSN deve essere garantito e con esso il Sistema dell’Emergenza che ne è un pilastro fondamentale in particolare nelle reti tempo dipendenti, nel trauma , nelle pandemie, nella medicina delle catastrofi. Non solo si sottolinea anche la necessità di provvedere ad istituire maggiori posti di specializzazione in MEU con posti riservati per chi già opera nel sistema 118” aggiunge, ancora, Fini.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa la dr.ssa Alessandra Moraca, Vice presidente FVM ed Antonio Angellotti che insieme a tutte le rappresentanze sindacali della Dirigenza quasi tutte presenti all’incontro a Palazzo Raffaello di Ancona ,hanno dato il via a questo prezioso percorso. Su questo la dr.ssa Di Furia, direttore dell’Ufficio Salute, ha espresso parere favorevole e motivazione a lavorare tutti insieme per preparare un documento per il passaggio a dirigenza dei medici del 118 formulando l’impegno come Regione Marche a promuovere ed accompagnare presso il Ministro della Salute una commissione che presenti e promuova la proposta in via di realizzazione e che porti agli opportuni riconoscimenti giuridici, normativi, economici, e garanzie di carriera, ma soprattutto ad uno strategico miglioramento dell’organizzazione dei servizi sanitari del soccorso.

Inoltre, la dr.ssa Moraca, durante la riunione ha fatto anche presente che oltre a sanare il passaggio a dipendenza dei colleghi del 118, la Regione Marche si deve impegnare, nella più ampia visione di riorganizzazione del sistema dell’emergenza urgenza a considerare che la figura del medico dell’emergenza urgenza sia unica, con un rapporto di lavoro dipendente, perché solo in questo modo si eviterà di creare ulteriori distorsioni del sistema, a sicuro vantaggio degli operatori e dell’utenza.

La Regione Marche ha espresso la volontà, dice la dr.ssa Di Furia, di trovare una soluzione a questo annoso problema di discriminazione contrattuale tra medici convenzionati e dirigenti 118 che si è venuto creare nel corso degli anni.

Vogliamo mettere mano e provvedere ad una riorganizzazione complessiva del Sistema di Emergenza Urgenza, dando risposte alle criticità della Sanità Regionale slatentizzate ulteriormente in particolare in questo momento a causa del Covid.

L’impegno regionale nostro, ha ribadito la dr.ssa Di Furia, sarà quello di portare la proposta Marche che scaturirà in questo tavolo al Ministero della Salute accompagnando fisicamente la commissione che produrrà il documento, dal Ministro Speranza.

Proveremo come Regione Marche a promuovere una condivisione della proposta che prepareremo tutti insieme con l’ausilio anche degli avvocati della regione e dei consulenti legali esperti in materia, qualcuno già oggi presente in sala (Avv. F.Paoletti per SMI), delle rappresentanze sindacali. Condividendola con le altre Regioni nella Conferenza Stato Regioni facendo da apri-pista riteniamo poter avere maggiori possibilità per una risoluzione di una problematica che non è solo della Regione Marche.

Lo SMI sottolinea la necessità di muoversi in tempi stretti, perché in mancanza, di risposte concrete immediate ed opportune, assisteremo al progressivo abbandono del personale medico attuale, con il rischio che il sistema di Emergenza pre-ospedaliero ed ospedaliero sia profondamente debilitato e reso insufficiente, non solo negli eventi epidemici o catastrofici, ma anche nelle attività di soccorso quotidiane abituali. Il SSN deve essere garantito ed il Sistema dell’Emergenza ne è un pilastro fondamentale in particolare nelle reti tempo dipendenti , nel trauma , nelle pandemie, nella medicina delle catastrofi.

La pandemia Covid ci ha insegnato che la presa in carico ospedaliera si è rivelata insufficiente ed ha messo in luce le criticità del sistema territoriale della sanità regionale da sempre orientato purtroppo verso un approccio ospedale – centrico.

Dobbiamo investire sull’ emergenza sanitaria territoriale che costituisce il trait d’union indispensabile tra territorio ed ospedale.

Grande attenzione, inoltre, va posta, secondo il Sindacato Medici Italiani, alla necessità di affrontare il problema delle Centrali Operative che devono essere dotate di adeguata organizzazione e risorse, anche di personale, creando un sistema meglio rispondente alle attuali criticità del Sistema Sanitario Regionale, migliorando il funzionamento del sistema di allarme, abbattendo i tempi di ricezione delle chiamate con adeguamento tecnologico ed addestramento progressivo del personale addetto.

“Lo SMI (presenti anche i responsabili regionali del Sindacato Medici Italiani dell’ emergenza convenzionata Santina Catanese e Giovanbattista Ricci) prende atto dell’ impegno formale della Regione Marche oggi proclamato nel corso dell’incontro ad attivarsi rapidamente per garantire un percorso, con il coinvolgimento Ministeriale e della Conferenza Stato-Regioni che porti concretamente al passaggio a dirigenza dei medici 118 convenzionati operanti nel Sistema 118”, conclude la nota.

Ufficio Stampa SMI