Comunicato Stampa
118 in Molise: “Giudichiamo positivamente gli impegni assunti dalla Regione”
Dichiarazione di Rosa Sassi
Responsabile regionale Sindacato Medici Italiani (SMI) SET 118 Molise
Isernia, 23 nov. – “A nove mesi dall’ inizio della pandemia COVID 19, nonostante le ripetute segnalazioni inviate, l’inizio della stagione invernale ha reso insostenibili le condizioni in cui lavorano i medici 118 in Molise. I medici hanno deciso di rispettare alla lettera l’ACN, costringendo i referenti regionali alla salute a ricevere i sindacati” così Rosa Sassi, Responsabile Regionale, Sindacato Medici Italiani SET 118 Molise, in una dichiarazione descrive quanto sta accadendo per 118 in Molise.
Lo SMI Molise evidenzia:
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Carenza del personale medico 118, quindi necessità di rendere il servizio più competitivo per attrarre i giovani medici ed evitare “fughe” verso lavori più gratificanti e remunerativi.
Turni sempre più ravvicinati, spesso senza lo spettante riposo, a causa della cronica carenza di medici
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difficoltà di svestizione dai DPI, non avendo luoghi dedicati e decorosi, sempre all’ aperto con qualsiasi clima.
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Essendo un servizio h 24, sempre a disposizione della cittadinanza, oltre al quotidiano lavoro per soccorsi in emergenza-urgenza, il 118 risponde alle chiamate dei pazienti in attesa delle visite delle USCA e risponde alle richieste di soccorso dei pazienti cronici che i medici di famiglia non hanno il tempo di visitare a domicilio a causa delle note difficoltà cui sono sottoposti in questo periodo.
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In Molise il 118, durante il lavoro ordinario, viene allertato per trasporti di pazienti covid dai presidi SPOKE all’ HUB di Campobasso. Trasporti che talora richiedono oltre 4 ore tra vestizione, presa in carico del paziente, tempi di attesa per la consegna all’ HUB, svestizione e sanificazione del mezzo. Questi spostamenti costringono l’equipe di una UOT ad allontanarsi dal territorio di pertinenza privando i cittadini di quella zona di un tempestivo soccorso in emergenza, che dovrà essere realizzato tramite l’invio dell’ambulanza proveniente da altra UOT. Questo costituisce, nel caso di insorgenza di patologie tempo-dipendenti, un gravissimo rischio per la popolazione afferente a quella UOT.
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L’ Accordo Integrativo Regionale (AIR) Molise è fermo al 2007. Si chiede che venga fatto un nuovo AIR attraverso un accordo stralcio come peraltro già fatto da altre Regioni/Aziende per accordi integrativi.
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In attesa di un nuovo AIR si chiede che venga subito incrementata la quota di indennità di rischio.
Davanti a questa criticità, finalmente la Regione Molise, tramite della struttura Commissariale e la Direzione Generale per la Salute, ha incontrato i sindacati che hanno sottolineato tutte le criticità e, poi in un secondo incontro, a sole 48 ore dal primo, ha preso importanti impegni.
La Regione Molise si è detta disponibile per:
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Sistemazione dell’area COVID del presidio HUB di Campobasso dedicata alla svestizione delle equipe 118 e alla sanificazione delle ambulanze.
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Individuare, nel più breve tempo possibile, una soluzione per i trasporti interospedalieri con “affidamento” del servizio e avviso pubblico per l’individuazione dei medici.
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Ricognizione delle sedi delle UOT per valutare criticità e soluzioni.
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Uniformare il salario del 118 a quello stabilito per DL alle USCA, a partire dal mese di dicembre e per tutta la durata della pandemia.
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Apertura di un tavolo permanente per il riordino di tutta la Medicina Generale
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Sostegno al passaggio alla dipendenza dei medici del 118
“Giudichiamo positivamente gli impegni assunti dalla Regione Molise” conclude Sassi.
Ufficio Stampa