Comunicato Stampa
Tamponi obbligatori:
i Sindacati Medici
(S.M.I. Puglia, Snami – Puglia, Simet – Puglia e la C.G.I.L. Fp Medici – Puglia)
diffidano la Regione Puglia
Bari, 28 nov – “Il Sindacato Medici Italiani (S.M.I.) – Puglia, il Snami – Puglia, il Simet – Puglia e la C.G.I.L. Fp Medici – Puglia hanno inviato una diffida alle autorità regionali politiche e sanitarie pugliesi intimando di porre in essere con urgenza le misure, le garanzie e le condizioni relative all’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi, resa obbligatoria per i medici di assistenza primaria (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) da un A.C.N. del 28/10/2020 e da un A.I.R. pugliese del 20/11/2020 sottoscritti dalla F.I.M.M.G. e da altre organizzazioni sindacali: Intesa Sindacale e FIMP.
La diffida, predisposta e sottoscritta dall’avvocato Alessandro De Benedictis del foro di Bari, ha ad oggetto i seguenti punti:
a) la richiesta di fornitura di dispositivi di protezione individuale conformi alle norme e specifiche tecniche vigenti;
b) la richiesta di effettiva ed efficace attivazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (U.S.C.A.), sulle quali incombe, per legge, l’obbligo di provvedere alla gestione medico – sanitaria dei pazienti affetti da COVID – 19, in modo tale da consentire ai medici di medicina generale di occuparsi della gravosa attività di assistenza medica, domiciliare e non, ordinaria (ovvero non COVID);
c) la segnalazione dell’oggettiva inidoneità e inadeguatezza di molti locali sedi degli studi dei medici di medicina generale ad eseguire i tamponi rapidi in condizioni di sicurezza per medici e pazienti.
La richiesta inviata alle autorità regionali politiche e sanitarie pugliesi è stata dettata dalla necessità di garantire che l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi, resa obbligatoria per i medici di assistenza primaria, venga effettuata in condizioni di massima sicurezza sia per gli stessi medici, sia per i pazienti da loro assistiti, anche in considerazione della perdurante gravità dell’emergenza sanitaria connessa al virus Covid – 19.
QUI la copia della diffida
Ufficio Stampa