Comunicato Stampa
Regione Lazio: ripetuti solleciti di adesione ai MMG per l’effettuazione tamponi rapidi
Lo SMI e lo SNAMI scrivono ai responsabili sanitari e amministrativi della Regione Lazio
Dichiarazione congiunta di:
Cristina Patrizi, Responsabile Regionale Area Convenzionata SMI Lazio
e Giuseppe Di Donna, Presidente Regionale SNAMI Lazio
Roma 1 dic. – “Facendo seguito alle ripetute note ufficiali dello SMI e dello SNAMI del Lazio ed alle singole comunicazioni da parte di professionisti, abbiamo diffidato le Aziende Sanitarie Locali ed i Distretti a proseguire con tali richieste, in assenza di chiare e puntuali indicazioni relativamente ai quesiti posti” così di Cristina Patrizi, Responsabile Regionale Area Convenzionata SMI Lazio e Giuseppe Di Donna, Presidente Regionale SNAMI Lazio in una dichiarazione congiunta rendono pubblica la lettera inviata ai Direttori Generali Asl Roma1; Roma2; Roma3; Roma4; Roma5; Roma6, ai Direttori Generali Asl Viterbo, Latina, Frosinone, Rieti e all’Assessore Sanità e integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Le nostre richieste sono:
– Fornitura DPI idonei ed a norma classe 3, in quantità e tipologia conforme alla norma.
– Sedi Aziendali disponibili adeguate (locali vestizione/svestizione, smaltimento rifiuti personale di supporto).
– Assicurazione in ottemperanza ai disposti di cui alla legge 81/08 (nel rispetto delle norme sulla privacy).
– Modalità di esonero in considerazione della idoneità lavorativa per il compito specifico, in relazione alle patologie presenti.
– Orario di lavoro: riduzione disponibilità telefonica e/o orario di studio in relazione all’impegno richiesto per l’attività dei tamponi.
Ribadiamo, inoltre, che qualsiasi iniziativa, che non tenga conto di tali richieste o che sancisca modalità operative sulla base di decisioni non condivise, non potrà incidere sulla normale attività dei MMG o ancora peggio essere lesiva delle condizioni di salute dei medici.
Perdurando l’assenza di un giusto riscontro su quanto richiesto ci riservano ogni ulteriore azione legale a tutela degli interessi dei propri iscritti” concludono Patrizi e Di Donna.
Ufficio Stampa