Comunicato Stampa
Covid 19: lettera aperta a Luigi Sparano Segretario FIMMG Napoli
Di Luigi De Lucia, Segretario Regionale del Sindacato Medici Italiani della Campania
Napoli, 22 dic.- “Caro dottor Sparano, leggo con sommo stupore le tue esternazioni, sul sito ufficiale della Fimmg Napoli, in merito ad un tuo duro attacco alle istituzioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulle visite domiciliari ai pazienti Covid 19 da parte dei Medici di medicina generale ed il tuo grido “finto”, devo pensare, di dolore “Salvate le vite dei nostri pazienti, se non volete salvare le nostre” così Luigi De Lucia, Segretario Regionale del Sindacato Medici Italiani della Campania, in una lettera aperta risponde alla Fimmg di Napoli in merito alle vicende legate alle attività dei medici nel contrasto al Covid 19.
“Voglio ricordarti e ricordare a chi ci legge che se il Sindacato Medicini Italiani ha perso la battaglia al Consiglio di Stato, battaglia in difesa dei pazienti e dei colleghi, anche quelli della Fimmg , è perché Fimmg si è schierata dalla parte di quelle istituzioni che tu tanto critichi, Regione Lazio e Regione Campania comprese, dichiarando di essere legittimata ad intervenire in quanto soggetto portatore di interesse dell‘ intera categoria medica che si sentiva offesa , obliterata nel suo ruolo dalle sentenze del TAR. Caro dottor Sparano, resto ancor di più basito perché queste tue dichiarazioni sono in contrasto con la linea generale della FIMMG, quasi volessi smentire la linea nazionale e questo non accade per la prima volta”, continua De Lucia.
“L’intervento della Fimmg è stato determinante ai fini della sentenza del Consiglio di Stato. E ora esterni il tuo dolore? Dopo il danno la beffa? Non credo che i colleghi meritino di essere presi in giro in questo modo. L’Assessore alla Sanità del Lazio ha ringraziato pubblicamente la Fimmg, sul sito ufficiale della Regione, etichettando tutti gli altri come disertori. Bella roba, dopo i tanti morti tra le nostre fila”.
“La tua sezione di Napoli esprime anche il Segretario Nazionale del tuo Sindacato che, forte dei numeri che rappresenta, ha firmato l’accordo sui tamponi, senza fermarsi a dialogare, a cercare di capire perché gli altri non apponevano la propria firma dichiarando che “Fimmg se ne assumeva l’intera responsabilità”. Come se gli altri fossero irresponsabili”.
“Fare i tamponi? In tutta Europa è un atto infermieristico, solo qui, in Italia, ci vuole la scienza e la preparazione di un medico per doverli necessariamente effettuare e mi risulta che tu, caro Sparano, abbia firmato l’accordo a livello regionale, quindi di che parli? Sempre più contenti di non aver firmato l’ACN (accordo collettivo nazionale) dopo aver ascoltato il parere di vari esperti, riportati anche da trasmissioni televisive nazionali, sulla attendibilità degli stessi tamponi rapidi. Noi, SMI, non siamo collaborazionisti ad ogni costo”.
“Collaboriamo con chi vuole ascoltare le nostre ragioni, che poi sono le ragioni di coloro che ogni giorno lavorano; peccato che la nostra voce sia “obliterata “, quella sì, da voi che dovreste essere al nostro fianco a difesa della categoria, invece vi trovate sempre dall’ altra parte del tavolo, a fianco di quella politica che prima ci uccide e poi ci offende anche.
Ti ricordo, infine, il significato della parola sindacato: “Associazione che difende i diritti e gli interessi dei lavoratori”, ne difende anche la salute e la vita in primis.
I medici morti aumentano ogni giorno e il momento che stiamo attraversando è terribile.
I morti meritano silenzio, non boutade mediatiche da parte di chi, trovandosi nella posizione di poterli difendere, ha preferito chiudere gli occhi e non farlo” conclude De Lucia.
Ufficio Stampa