Comunicato Stampa
“Decurtato in modo coatto il quinto dello stipendio ai medici 118 a convenzione della Campania”
Nota di Alessandro Caminiti
Presidente della Federazione Italiana Medicina di Emergenza-Urgenza e delle Catastrofi (FIMEUC)
Roma, 9 mar. – “Da eroi nella gestione della pandemia a essere considerati truffatori perché percettori di un reddito non dovuto a partire dal 1999 quando fu creato il 118 in regione Campania.
Gli operatori medici del sistema di emergenza territoriale 118 della regione Campania stanno vivendo un momento surreale. FIMEUC si chiede come la politica possa avere questo comportamento Irresponsabile in un momento così critico per la Campania e l’Italia.
Una verifica della Corte dei Conti ha rilevato un’impropria applicazione del contratto dei medici convenzionati di medicina dell’emergenza sanitaria 118 dell’ASL NA2 Nord, dove in una delibera regionale dell’anno 1999 si prevedeva un incentivo economico ai medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) per consentirne il passaggio nel sistema 118 riconoscendolo come un lavoro più gravoso e rischioso. L’incentivo pari a 5,16 euro risulta non legittimo ed erroneamente applicato da funzionari della ASL.
Non è ammissibile che ora a distanza di oltre 20 anni, durante un’emergenza pandemica, dove tutti i medici convenzionati del 118 sono impegnati per assicurare la salute ai cittadini si chiede a quei medici che firmarono quel contratto, a quelle condizioni, di restituire il tutto con una detrazione sul V dello stipendio per il pregresso e la completa cancellazione dell’indennità.
FIMEUC è solidale con i medici del 118 della Campania, che in questo momento hanno bisogno della solidarietà dei cittadini. Occorre che la Regione e soprattutto la politica regionale e nazionale affrontano il problema, evitando altre il danno economico a scapito dei medici del 118, il rischio che essi si allontanino dal sistema lasciando la Campania senza un servizio di soccorso di qualità con grave disservizio per i cittadini.
Occorre una decisione emergenziale per evitare la distruzione del primo tassello della sanità pubblica (SISTEMA 118) e di conseguenza la sostenibilità del sistema sanitario regionale che vede nel sistema 118 e dei pronti soccorso un perfetto strumento di governo clinico e di sicurezza delle cure a disposizione della medicina generale e degli ospedali.
In piena pandemia non è accettabile l’assenza della politica che è chiamata ad assumersi le sue responsabilità.
Per questo motivo la FIMEUC da sostegno e in piena solidarietà per quello che sta succedendo a livello economico ai medici campani e afferma che sia indispensabile ripensare ad una riorganizzazione di tutta l’emergenza 118 regionale in linea con la sua proposta di legge nazionale, che affronti e realizzi sanando appieno tutte le differenze gestionali, sanitarie e amministrative che ci sono ancora oggi nelle regioni e a livello nazionale come questa incresciosa realtà dimostra.
Una proposta di legge nuova dopo più di 20 anni dalla nascita del 118 appare ora quanto mai indispensabile”.
Ufficio Stampa SMI