Comunicato Stampa
Sicilia: ipotesi di accordo regionale per la partecipazione dei medici di Assistenza Primaria alla vaccinazione anti-Covid
“Si rispetti la professionalità dei medici dell’assistenza primaria”
Dichiarazione di Giuseppe Catania
Segretario Regionale SMI Sicilia
Agrigento 5 mar. – “Il Sindacato Medici Italiani della Sicilia ha partecipato all’ultima riunione con il D.A.S.O.E all’ Assessorato alla Salute al fine di proporre un piano per la vaccinazione anti-COVID che prevede la partecipazione dei medici di medicina generale” così Giuseppe Catania, Segretario Regionale SMI Sicilia in una dichiarazione rende pubblica i contenuti della riunione con i vertici sanitari della Regione Sicilia.
“Alla riunione erano presenti tutte le sigle sindacali dei medici firmatarie dell’accordo nazionale sui vaccini. Lo SMI ha illustrato una sua proposta autonoma per quanto riguarda l’accordo regionale per le vaccinazioni anti covid. Nella nostra isola da trent’anni la sanità vive una cronica mancanza di programmazione, senza l’istituzione delle UCCP (Unità Complessa di Cure Primarie) e con una forte emigrazione di giovani medici verso le altre regioni”.
“In questo incontro è emerso che, il Presidente della FIMMG, Dr. Caudo, che nel Lazio ha firmato un accordo più favorevole per i suoi iscritti, in Sicilia ha proposto una tariffa per la prestazione dei medici che, a nostro parere, è irrisoria, denigrante e discriminatoria nei confronti di tutti i professionisti, ma ancor di più rispetto ai suoi iscritti. Abbiamo intravisto, in questo, una indicazione distorta: un medico del Lazio vale di più di un professionista in Sicilia! A nostro avviso la proposta della FIMMG ricalca il solito criterio di voler rendere omaggio ad un sistema che nella nostra isola sta immobilizzando tutta la medicina del territorio”, continua Catania.
“Questa è la proposta FIMMG in Sicilia: € 10,00 a vaccino in ambulatorio, tutto compreso anche le spese per l’organizzazione e per la sanificazione degli studi. Nel Lazio l’accordo, invece, è stato ben più remunerativo. Saranno, infatti, erogati per chi opera c/o il proprio ambulatorio anche contributi straordinari per la funzione organizzativa connessa alla vaccinazione anti COV-2”.
“Dopo un lungo dibattito e vista l’offerta al ribasso da parte della FIMMG, si è rimandata la definizione dell’accordo regionale alla settimana prossima.
Congiuntamente allo SMI si sono espresse Intesa Sindacale e lo Snami, discostandosi di poco dalla richiesta SMI che risulta di essere la proposta per le remunerazioni più alte per le prestazioni dei medici nella campagna vaccinale anti-covid”.
“Pur volendo essere partecipi in questa campagna vaccinale e propositivi nella sua attuazione, non accetteremo compensi che non rispettino la nostra professionalità pur lasciando ad ognuno la libertà di scelta. Consiglieremo, per questo, ai nostri iscritti, di vaccinare solo in hub pubblici, se rimarranno invariate le remunerazioni per prestazioni mediche” conclude Catania.
QUI il link alla copia della proposta regionale SMI
Ufficio Stampa SMI