Comunicato Stampa
“Diffidiamo il CODACONS a proseguire l’azione legale collettiva contro i medici di medicina generale per un presunto rifiuto di effettuare la vaccinazione anti COV2 presso i loro studi”
Dichiarazione di Giuseppe Catania, Segretario Regionale Sicilia del Sindacato Medici Italiani (SMI)
Agrigento, 25 mar. – “Siamo venuti a conoscenza di una proposta del CODACONS che riteniamo denigratoria, offensiva e lesiva e che genera, anche procurato allarme, nei confronti dei medici di medicina generale”, così in una dichiarazione Giuseppe Catania Segretario Regionale siciliano commenta l’iniziativa dell’associazione dei consumatori.
“È dal 4 marzo il CODACONS che propone, nel proprio sito, ai pazienti di denunciare il proprio medico qualora questi si rifiuti di praticare la vaccinazione anti-COV 2 presso il proprio ambulatorio, offrendo dei moduli già predisposti per un’azione collettiva. Alla base dell’iniziativa si asserisce che la vaccinazione è obbligatoria da parte del medico”.
“Quello che sostiene CODACONS e falso! Come false sono tutte le affermazioni sulla vaccinazione perché: l’effettuazione delle vaccinazioni anti-COV 2 non sono obbligatorie per il medico che è libero di aderire; allo stato attuale nella più parte delle Regioni non sono stati firmati i protocolli d’intesa con i medici e dove ciò è stato fatto la campagna non è ancora iniziata; i vaccini attualmente disponibili non possono essere conservati c/o gli studi medici”.
“Il CODACONS avrebbe prima dovuto informarsi sulla normativa riguardo la vaccinazione anti-COV 2 e, allo stesso tempo, seguire più attentamente quanto concordato e firmato dai sindacati dei medici in accordo con il Ministero della Salute”.
“Ci sorge il dubbio che tutto ciò forse ho il solo scopo di fare cassa, in quanto l’iscrizione all’associazione costa ‘appena’ € 60,00. Riteniamo offensiva l’accusa contro i medici che, a dire del CODACONS, si sono resi irreperibili o hanno rifiutato di seguire i pazienti al proprio domicilio”.
“Ci domandiamo dove sono finiti i medici eroi? Che fine hanno fatto i medici che sono morti per seguire i loro pazienti? E come loro tutto il personale sanitario – medici del 118, infermieri e farmacisti? In un momento così devastante è scorretto agire sull’emotività di tutti coloro che si sentono fragili e indifesi!”.
“Chiediamo la cancellazione immediata della proposta ad un’azione collettiva dal sito del CODACONS, risarcendo quanti illusoriamente hanno aderito a tale invito. Avvieremo un’azione legale per arrecato danno alla professione medica” conclude Catania.
Ufficio Stampa SMI