Comunicato Stampa – smi lazio

Comunicato Stampa
Lazio -Vaccinazione di massa: “Basta screditare i medici di medicina generale! La campagna vaccinale non decolla per l’inefficienza della macchina organizzativa istituzionale”

Dichiarazione di Cristina Patrizi
Responsabile Regionale Area Convenzionale Lazio
del Sindacato Medici Italiani (SMI)

Roma, 21 aprile – “I medici di famiglia sono una risorsa preziosa, costano poco rispetto alle risorse che vediamo impiegate nei vari Hub, sono capillarmente presenti sul territorio e riescono con facilità a raggiungere le persone; in piena pandemia, anche con tutti i problemi connessi, sono riusciti in 35 giorni lavorativi a vaccinare dieci milioni d’italiani” così Cristina Patrizi, Responsabile Regionale Area Convenzionale Lazio del Sindacato Medici Italiani (SMI) in una dichiarazione compie un bilancio del ruolo dei medici di medicina generale nelle campagna di vaccinazione nella regione laziale, alla luce delle tante critiche comparse sugli organi di stampa. In particolare Patrizi si riferisce ad una notizia riguardante i medici di famiglia che avrebbero vaccinato troppe persone che non appartenenti a nessuna categoria prioritaria o fascia di rischio segnalata dal Ministero della Salute; nel Lazio sarebbero 30mila persone registrate sotto la voce ‘altro’.
“In questi giorni vi sono stati gravi problemi con numerosi software di studio quali ad esempio Medico2000, che non consentiva fino ad una settimana fa l’inserimento dei pazienti fragili, ma solo di quelli con patologie estremamente vulnerabili, che sono pochissimi. I centri vaccinali avrebbero dovuto prendere i fragili in carico ma non l’hanno fatto, eccetto gli emodializzati. Con Medico2000 per esempio è stato possibile vaccinare solo con la voce altro. Cosa avrebbero dovuto fare i medici? Mandare via la gente perché il gestionale informatico ci impediva di lavorare?”.
“Non si capiscono, allora, tutte queste polemiche sull’operato dei medici di medicina generale. Forse perché s’intende marginalizzarli nel condurre avanti la campagna vaccinale? Forse perché viene confermato il nostro ruolo fondamentale nel Servizio Sanitario Nazionale e allo stesso tempo perché riscuotiamo la fiducia di milioni di pazienti?” si chiede Patrizi.
“A dir il vero la campagna vaccinale non sta decollando e non si sta svolgendo per nulla bene. Se questa situazione continuerà a manifestarsi, con le pochissime dosi vaccinali a nostra disposizione, con i continui ritardi e disservizi che ci hanno visto fare slalom tra i nostri studi ed i servizi farmaceutici per tornare poi a mani vuote (non ci sono vaccini, consegna annullata!) ebbene saremo costretti non parteciparvi più, a questa campagna! Ed invece potremmo fare molto di più. Siamo stanchi di subire queste critiche ingiuste e a tutto questo devono essere aggiunti tutti questi disservizi della Regione Lazio”.
“Nel Lazio sono solo 130 mila vaccinazioni somministrate da parte dei MMG (il 7% del totale). Quindi è evidente che eventuali responsabilità sono altrove! Parafrasando Totò potremmo rispondere ‘ma ci faccia il piacere!’” conclude Patrizi.

Ufficio Stampa