Comunicato Stampa – intersindacale_puglia

Comunicato Stampa
“Le amministrazioni pubbliche non predispongono le liste di pazienti deceduti e/o trasferiti.
Si penalizzano i medici di medicina generale. Il Presidente Emiliano intervenga!”


Nota dell’Intersindacale medici Puglia

(FP CGIL medici – SIMeT -SMI – SNAMI – UGS medici)

Bari, 20 lug. “L’Intersindacale medici esprime tutto il proprio sconcerto e contrarietà in relazione all’ennesimo atto perpetrato in danno della categoria dei medici di medicina generale. Come accade ormai ciclicamente, infatti, si è nuovamente presentato il problema inerente le liste di pazienti deceduti e/o trasferiti che, non venendo gestito con perizia, diligenza ed efficienza dalla amministrazione pubblica, si riverbera sui MMG i quali subiranno l’ennesimo pregiudizio economico per fatti e colpe imputabili ad altri soggetti”  così in una lettera al Presidente Emiliano e all’assessore Lopalco e ai direttori delle ASL inviata dall’Intersindacale medici Puglia FP CGIL medici – SIMeT -SMI – SNAMI – UGS medici.
“È compito delle Amministrazioni pubbliche, come riportato nell’Accordo Collettivo Nazionale, la tenuta degli elenchi con la puntuale cancellazione di deceduti e trasferiti in ordine anche ad un eventuale danno erariale per la stessa Amministrazione Regionale che riceve per queste persone dallo Stato una quota annuale. Tale danno economico si ripercuote, puntualmente, sui medici di famiglia ignari e assolutamente non responsabili di inefficienze amministrative. Pur riservandoci di rivolgerci alle vie legali per il danno subito, l’Intersindacale Medici reclamo il diritto di sapere e conoscere chi è responsabile di tali omissioni previste dalle norme vigenti, anche eventualmente al fine di richiedere la ripetizione delle ingenti somme che verranno sottratte”.
“Ribadiamo che la responsabilità amministrativa ricadono sui Direttori Generali delle ASL per omesso controllo. Si chiede, per queste ragioni, la convocazione dei CPA, diffidandovi dal procedere unilateralmente, per evitare prelievi forzosi dagli emolumenti dei medici, con ulteriori danni per i medici di famiglia, ed eventuali ed inevitabili contenziosi.

Ufficio Stampa