Comunicato Stampa
Richiesta di audizioni a Camera e Senato
“Sulle misure del PNRR e il futuro della medicina generale occorre una sinergia tra tutte le istituzioni”
Dichiarazione congiunta di Pina Onotri, Segretario Generale Sindacato Medici Italiani,
Andrea Filippi, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN,
Mauro Mazzoni, Segretario Nazionale SIMET
Roma 13 ott.- “Abbiamo scritto al Presidente della XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati On. Marialucia Lorefice e al Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità Senato della Repubblica, Sen. Annamaria Parente, per richiedere un ciclo di audizioni in merito alle misure del PNRR e il futuro della medicina generale” così in una dichiarazione congiunta Pina Onotri, Segretario Generale Sindacato Medici Italiani, Andrea Filippi, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, Mauro Mazzoni, Segretario Nazionale SIMET.
“In questi ultimi due anni la pandemia ha realizzato molti cambiamenti del lavoro per i medici. Il PNRR e la missione 6 riferita alla salute, prevedono, tra l’altro le Case della Comunità. Questo modello organizzativo, che coinvolge l’assistenza primaria, ha molte criticità a nostro avviso”.
“Nel PNRR non riusciamo a vedere, ancora, provvedimenti innovativi che diano nuove risposte alla categoria medica. Ci riferiamo alla necessità di una retribuzione migliore per i medici dell’assistenza primaria, per rendere la professione più attrattiva e bloccare l’esodo all’estero, alla necessità di delineare nuove tutele sul lavoro (alla luce delle centinaia di morti dovute al contagio da covid). Riteniamo che queste necessità non trovano il modo di collegarsi alle ingenti risorse previste dal PNNR per la sanità e per la medicina generale perché non viene colto come sia cambiato, in peggio, il lavoro per tutti medici”.
“In queste settimane vari soggetti istituzionali sono intervenuti sul PNRR e sulla Medicina Generale. La Commissione Sanità delle Regioni, in questo contesto, ha proposto a settembre nel suo documento “Prima analisi criticità e possibili modifiche nelle relazioni SSN/MMG in particolare nella prospettiva della riforma dell’assistenza territoriale determinata da PNRR” la necessità di voler cambiare il rapporto di lavoro con i medici di medicina generale.
Nel contempo, ci troviamo ancora in presenza della discussione per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale -ACN- per la medicina generale presso la SISAC (la Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati che rappresenta la parte pubblica al tavolo della trattativa). Il testo dell’ACN è anacronistico, dal nostro punto di vista, perché fermo ad un’impostazione pre pandemia e non contempla il PNRR”.
“Appare evidente, dinnanzi a questo quadro, che occorre trovare una sinergia tra i vari soggetti istituzionali che agiscono sul PNRR e sul ruolo della medicina generale.
Abbiamo inteso di rivolgerci ai presidenti delle commissioni parlamentari di sanità affinché si costituisca, attraverso un ciclo di audizioni, un percorso di ascolto di tutti sindacati dei medici davanti alle nuove potenzialità che il PNRR mette in campo. Le istituzioni non possono rischiare di andare in ordine sparso. Occorre la massima unità per affrontare e vincere le sfide del diritto alla salute e della medicina generale del nostro per Paese” concludono Onotri, Filippi e Mazzone.
Ufficio Stampa