Comunicato Stampa – Toscana_CdC

Comunicato Stampa
Toscana – Case di Comunità: “Siamo partiti ma non con il piede giusto! Subito un tavolo di concertazione”

 

Dichiarazione congiunta di Alessio Nastruzzi, Segretario Regionale FIMMG
Alessio Lambardi, Presidente Regionale SNAMI
Nicola Marini, Segretario Regionale SMI

Firenze, 4 nov. – “Abbiamo scritto una lettera aperta al Presidente della Giunta Regionale Toscana Eugenio Giani e all’Assessore alla Salute della Regione Toscana Simone Bezzini, in merito alla recente delibera di giunta sul progetto di trasformazione delle attuali Case della Salute in Case di Comunità previste dal PNRR. Il nostro giudizio si può riassumere così: siamo partiti ma non con il piede giusto!” così Alessio Nastruzzi, Segretario Regionale FIMMG – Alessio Lambardi, Presidente Regionale SNAMI – Nicola Marini, Segretario Regionale SMI in una dichiarazione rendono pubblica la lettera aperta.
“I segretari regionali toscani dei sindacati della medicina generale si erano espressi a favore di questo passaggio e stanno trattando, con l’assessore e i funzionari preposti, questo e altri temi ritenuti prioritari per i nostri concittadini. Il concordato tavolo tecnico di trattativa regionale, per dare attuazione agli obiettivi definiti dall’accordo politico fra la nostra Regione e le organizzazioni sindacali della medicina generale, è stato di fatto riaffermato nel Comitato Regionale della Medicina Generale dello scorso 25 ottobre. In quella occasione, tuttavia, né l’Assessore né i funzionari hanno fatto il minimo accenno alla delibera che sarebbe stata portata in giunta a breve” continuano Nastruzzi, Lambardi, Marini.
“Risulta difficile credere che la corposa delibera, 15 pagine, sia stata partorita nel frattempo. Nel documento si legge tra l’altro che: la Casa di Comunità (CdC) hub garantisce l’erogazione di questi servizi (anche in modalità di telemedicina): équipe multiprofessionali (MMG, PLS, Continuità Assistenziale, Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) e dipendenti, Infermieri e altre figure sanitarie e sociosanitarie) e presenza medica h24 – 7 giorni su 7 anche attraverso l’integrazione della Continuità Assistenziale”.
“Risulta che tutta questa organizzazione non sia stata ancora concordata con la medicina generale della Toscana e per quanto si possa essere favorevoli alla loro presenza nelle CdC (presenza già stabilita per le Case della Salute nell’AIR 2012) bisognerebbe definire prima con quale inquadramento, con quale ruolo e con quali funzioni possa essere eventualmente ritenuta fattiva”.
“Questo passa solo attraverso un tavolo di concertazione tra la Regione e le organizzazioni sindacali della medicina generale; se ciò non accadesse, si incrinerebbe il rapporto di collaborazione fra la medicina generale e la Regione per giungere alla definizione di un accordo integrativo regionale che definisca una corretta applicazione del PNRR per l’auspicato potenziamento della sanità territoriale”.

QUI in allegato, copia della lettera aperta.

Ufficio Stampa