Comunicato Stampa
Medici: perché scioperiamo l’1 e il 2 marzo 2022
Lettera Aperta al Presidente dell’Anci Antonio Decaro
Dichiarazione di Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (Smi)
Roma, 23 Febb. – “Ci rivolgiamo al Presidente dell’ANCI Antonio Decaro e per suo tramite ai sindaci d’Italia che sono l’autorità sanitaria di ogni comune, per condividere con tutti i primi cittadini d’Italia i motivi dello sciopero di medici di medicina generale del 1 e 2 marzo 2022” così Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI rende pubblica la lettera invitata al Presidente dell’Anci Antonio Decaro.
“La medicina del territorio rappresenta il primo presidio sanitario territoriale e i medici di medicina generale, sono stati sempre al fianco dei sindaci dei comuni nell’opera di prevenzione e di cura dei cittadini”.
“Auspichiamo che i sindaci facciano sentire la propria voce nella fase operativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per un investimento strutturale sul personale sanitario. Ad oggi sono 3 milioni di italiani senza medico di famiglia, le postazioni di guardia medica sono chiuse o accorpate per mancanza di medici. Medici che mancano anche sulle ambulanze del 118 e la loro presenza può fare la differenza tra la vita e la morte e nei penitenziari”.
“I medici hanno pagato un grande tributo in questa pandemia, sacrificando le loro vite curare le persone. Hanno sostenuto ,sia in ospedale che sul territorio ritmi di lavoro impossibili e non umani. L’organizzazione emergenziale, unita alla non valorizzazione professionale e al non riconoscimento dei sacrifici fatti ,ha sortito l’effetto di anticipare i pensionamenti di molti medici e a dissuadere i giovani ad intraprendere la professione; a farne le spese sono i cittadini. Diciamo basta a tutte le incombenze burocratiche che sono state caricate per decreto sulle spalle dei medici. Vogliamo fare i medici e curare, in scienza e coscienza i nostri assistiti”.
“Scioperiamo perché rivendichiamo, come tutti gli altri lavoratori, tutele concrete quali ferie, maternità, malattia; reclamiamo tutele certe in materie di sostegno ad handicap e sostituzioni per poter fruire del meritato riposo, nonché politiche serie sulle pari opportunità. In questa pandemia, che ha travolto il mondo, sono le donne medico che hanno pagato il prezzo più alto. Il diritto al lavoro si deve coniugare al diritto alla vita familiare e personale”.
“Il nostro sciopero, in definitiva, è per la difesa dei diritti dei medici, diritti senza i quali non può essere garantita l’assistenza ai cittadini. Scioperiamo per difendere la sanità pubblica, bene comune. Invitiamo tutti i sindaci a partecipare alla manifestazione Roma il 2 marzo dalle ore 9.00 -13.00 al Ministero della Salute in Lungotevere Ripa,1”.
Ufficio Stampa