Comunicato Stampa
Aumento dei contagi Covid: la Regione Veneto è assente nella
programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale
Dichiarazione di Liliana Lora, Segretario Regionale Veneto Sindacato Medici Italiani (SMI)
Venezia, 5 lug. – “Ancora una volta vorremmo stigmatizzare la completa assenza di programmazione a riguardo all’assistenza sanitaria territoriale per i cittadini veneti, siamo all’anno zero” così Liliana Lora, Segretario Regionale Sindacato Medici Italiani del Veneto, rende pubblica una lettera inviata all’ Assessore Sanità Sociale e Programmazione Sanitaria della Regione Veneto, Manuela Lanzarin.
“La mancanza di programmazione si somma al continuo stato di emergenza, quando, oramai , è evidente che vi è bisogno di visione generale della sanità in Veneto per poter fronteggiare l’aumento dei contagi da Covid 19 e risolvere i problemi strutturali della sanità nella regione. La pandemia sta galoppando ma le USCA, che tanto sono state utili per curare i pazienti a casa, sono scadute il 30 giugno scorso e il loro rinnovo regionale è arrivato nello stesso giorno della scadenza, con malati già dimessi e mandati a casa. Le modalità d’ingaggio per le USCA sono, poi, molto discutibili, a partire dalla retribuzione che consiste in 30 euro all’ora, a fronte dei 40 euro prima previsti”.
“Si chiede, adesso, ai medici di medicina generale, già oberati di incarichi più o meno di loro competenza di aggiungere ancora: numero pazienti; disponibilità ad effettuare tamponi; disponibilità ad effettuare vaccini, far parte delle USCA, in modo improprio. A questa situazione, già a tinte fosche, si aggiunge un’interpretazione del tutto arbitraria della parte pubblica del nuovo Accordo Collettivo Nazionale, che risente anche del fatto che non sia stata avviata nemmeno la discussione dell’Accordo Integrativo Regionale per il quale avevamo chiesto il 20 giugno scorso la convocazione di Comitato Regionale”.
“Fino a quando, dunque, si abuserà della nostra pazienza? Dobbiamo riattivare lo stato di agitazione e scioperare ad oltranza affinché qualcuno ascolti le nostre istanze?” si chiede Lora.
In allegato, qui, copia della lettera inviata all’assessore Manuela Lanzarin.
Ufficio Stampa