Comunicato Stampa
Puglia: recupero retroattivo di quote della retribuzione convenzionale dei medici e dei pediatri per decessi e/o revoche. Non abbiamo sottoscritto nessun accordo!
Dichiarazione di Francesco Pazienza, Segretario SMI Puglia
e Giovanni Sportelli, Presidente SNAMI Puglia
Bari, 15 sett. – “Non abbiamo sottoscritto alcuna intesa riguardante un eventuale recupero retroattivo di quote della retribuzione convenzionale dei medici e dei pediatri, per decessi e/o revoche”, così Francesco Pazienza Segretario SMI Puglia e Giovanni Sportelli Presidente SNAMI Puglia, rendono pubblica la lettera inviata al Presidente della Regione Puglia, Emiliano e all’assessore alla Salute Palese e ad altre autorità responsabili della sanità pugliese, in merito alla richiesta della Regione Puglia.
“Per quanto riguarda l’istanza della Regione Puglia ribadiamo, inoltre, che gravano sulle le singole AA.SS.LL. le attività di aggiornamento dell’anagrafe regionale degli assistiti, nonché la prova di presunte ragioni di credito nei confronti dei professionisti convenzionati per le quali operano il limite di ripetizione del 20% mensile e il termine di prescrizione del diritto come da codice civile”.
“Vorremmo, inoltre, sottolineare che la funzionalità “Gestione verifiche su quote retroattive MMG e PLS per variazione anagrafiche” non è stata disponibile dal termine ordinatorio del 1° settembre scorso, ma invece da solo da pochi giorni, ed all’interno della funzionalità. Sono molti medici che riferiscono di non trovare alcuna indicazione utile alla proposizione di un eventuale reclamo”.
“Al reclamo che viene presentato dalla Regione Puglia, contestiamo che la sua mancata presentazione produca l’effetto di incondizionata accettazione dell’allineamento dei dati e del successivo recupero retroattivo di quote dalla retribuzione convenzionale, poiché la stessa iniziativa regionale non comporta rinuncia alla tutela giurisdizionale”.
“Invitiamo la Regione Puglia, ad adoperarsi presso le AA.SS.LL. per l’accertamento documentato di eventuali crediti non prescritti e, comunque, a verificare i tempi e la corretta operatività della funzione di gestione delle verifiche assertivamente messa a disposizione dal 1° settembre scorso, restando impregiudicata la tutela giurisdizionale cui vorrà fare ricorso ogni singolo medico”.
Ufficio Stampa