Rapporto Oms. Gli eroi della pandemia stavano male e nessuno se ne è accorto

17 ottobre 2022

Rapporto Oms. Gli eroi della pandemia stavano male e nessuno se ne è accorto

Fonte: healthdesk.it

Li abbiamo chiamati eroi togliendogli il diritto di non esserlo. Di venire ascoltati e assistiti per il loro malessere. Fino al 40% dei medici e gli operatori sanitari ha sofferto di ansia e di depressione. È stato sull’orlo di crollare. Nessuno li ha protetti. Non deve accadere più

Lo hanno chiesto più volte: non chiamateci eroi. E non lo hanno fatto solo per modestia, come a dire che in fondo non c’era nulla di eroico nel fare “semplicemente” il lavoro che avevano scelto. Lo hanno chiesto con insistenza perché loro, gli angeli della pandemia, i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che hanno gestito l’emergenza di Covid-19 non avevano alcun super-potere, stavano male e soffrivano di disturbi che solitamente gli eroi non hanno: ansia, depressione, stress, burnout. Gli eroi non crollano, ma loro temevano succedesse da un momento all’altro. Censurato e ignorato, il loro malessere profondo e molto diffuso non ha ricevuto l’attenzione che avrebbe meritato.

È il momento del mea culpa: il mondo intero ha fallito non riuscendo a proteggere la salute mentale degli uomini e delle donne che salvavano le nostre vite. Lo ammettono con la massima onestà gli autori di uno studio della Qatar Foundation, World Innovation Summit for Health (WISH), che hanno lavorato in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il titolo è eloquente: “Our duty of care: A global call to action to protect the mental health of health and care workers”. È un dovere della comunità quello di assicurare la salute fisica e mentale a chi ci cura.

Il rapporto, basato sull’analisi degli studi pubblicati tra novembre 2021 e aprile 2022, ha rilevato che dal 23 al 46 per cento degli operatori sanitari e dei medici ha riportato sintomi di ansia durante la pandemia e dal 20 al 37 per cento ha manifestato sintomi depressivi.

17 ottobre 2022